“Via via che i casi sono aumentati, la capacità di contact tracing e di fare tamponi diminuisce e si entra in un circolo vizioso che fa aumentare la trasmissione del virus”. Ospite di Studio24 il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti mette in guardia sui rischi della nuova fase dell’epidemia. “Più che misure sui comportamenti occorre bloccare il virus: tra 15 giorni non non vorrei trovarmi a discutere di 10-12mila casi al giorno“, dice Crisanti al microfono di Senio Bonini.
“Credo che un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose: si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo”, argomenta Crisanti, citando l’esempio della Gran Bretagna che ha deciso di fare lockdown durante le vacanze scolastiche.
A proposito del dibattito in corso sui trasporti Crisanti non ha dubbi: «I mezzi affollati favoriscono il contagio». E sul tema propone l’obbligo per i passeggeri di indossare mascherine chirurgiche, vietando così l’ingresso con mascherine fai da te. «Avrebbe più effetto che discutere se diminuire la capienza», conclude il virologo. Anticipare il virus e non inseguirlo è il giusto approccio consigliato da Crisanti: «È vero che non c’è un manuale per affrontare la pandemia ma dalla prima ondata avremmo dovuto imparare molte cose».