La Torretta di Monte Gelato, che domina le “mitiche” cascate, restituita alla sua antica bellezza.
La bella notizia, con tanto di immagini, è stata comunicata dal sindaco di Mazzano Romano, Nicoletta Irato, che si è spesa in prima persona per raggiungere questo obiettivo. “Siamo riusciti a vincere un bando del GAL (*, ndr) del 2021 – precisa la Irato, da noi contattata – che ci ha consentito un restauro di particolare spessore qualitativo, senza spendere neanche un euro dei fondi comunali. Nei nostri progetti a breve termine per Monte Gelato, la torretta sarà il punto di partenza per le visite guidate a tutte le evidenze medievali del nostro paese e per un percorso di conoscenza della ricca biodiversità di tutta l’area“.
CENNI STORICI
L’antico mulino a turbina idraulica orizzontale o a “retricine” fu realizzato nel 1837, per opera del marchese Urbano Del Drago Biscia Gentili (divenuto principe nel 1832), a seguito di costosi lavori di restauro a partire da due preesistenze medievali: una vecchia torretta e una torre, sulla penisola formata da due rami del fiume Treja.
Il mulino, nel tempo, fu sottoposto a numerosi restauri, resi necessari dalla violenza delle piene, e continui aggiustamenti delle strutture che furono modificate a più riprese a causa di gravi problemi, soprattutto per la ferriera. Nonostante le difficoltà, il mulino era dato in affitto a mugnai della zona, prima in cambio di una percentuale del macinato e poi di denaro contante.
Tra alterne vicende, il mulino continuò a funzionare fino al dopoguerra: l’ultimo mugnaio, il signor Tulipano Litta di Mazzano Romano, ha lasciato la sua testimonianza raccolta in un volume dedicato a Monte Gelato.
Dopo diversi anni di abbandono, la mola è stata recuperata dal Comune di Mazzano Romano, con il restauro compiuto nel 2001.
Ora torna a splendere anche l’antica torretta. Che renderà ancora più suggestiva questa affascinante oasi naturale, uno dei gioielli della nostra zona.
- I GAL – Gruppi di Azione Locale – attuano le strategie di sviluppo locale previste dalla misura 19 del PSR Lazio. Si tratta di partenariati pubblico privati, costituiti in associazioni con personalità giuridica riconosciuta (artt. 14 – 35 Codice Civile).