Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso della lettura del bollettino quotidiano, al termine della riunione sullÃ?emergenza coronavirus in videoconferenza con le regioni a Roma, 9 marzo 2020. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Siamo ancora nel picco, ma ci sono tre dati che vanno nella direzione giusta: pur rimanendo un numero inaccettabile, 525, il numero dei morti non era a questi livelli dal 19 marzo, due settimane fa. In più per la prima volta calano le persone ricoverate con sintomi e si conferma la flessione dei posti letto occupati in terapia intensiva (valore che è calato ieri per la prima volta), con altri 17 posti che si sono liberati oggi.

I dati del nuovo bollettino della Protezione Civile parlano di un aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) pari a 2972 unità (ieri erano stati 2886). Oggi sono ricoverati in terapia intensiva 3977 persone.

Resta purtroppo alto anche il numero delle vittime, che però mostra un rallentamento. Nelle ultime ventiquattr’ore sono morte 525 persone (ieri le vittime erano state 681), arrivando a un totale di decessi 15.887. Anche i guariti restano sugli stessi livelli e raggiungono quota  21.815, per un aumento in 24 ore di  819 unità (ieri erano state dichiarate guarite 1238  persone). Netto l’aumento dei guariti negli ultimi giorni e come tendenza.

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