Si può fare la spesa in in comune vicino senza più rischiare la multa che vale mezzo stipendio. Il divieto non c’è più da oggi si può andare in negozi oltre il limite comunale magari perché più convenienti senza incappare nelle ire delle forze dell’ordine.
La decisione era nell’aria, il Nuovo l’aveva anticipata nei giorni scorsi, da ieri sera è ufficiale. In un lingua un po’ involuta e imbrigliata nel burocratese, la norma è contenuta nelle faq regionali di ieri sera e recita testualmente: ”Per ragioni e nei limiti della necessità, contemperando quindi anche oggettive esigenze alimentari, di convenienza, nonché di vicinanza e/o accessibilità del punto vendita rispetto alla propria abitazione, si può fare la spesa in un Comune diverso rispetto a quello in cui ci si trova. Sono comunque vietati gli spostamenti extraregionali, se non per comprovate esigenze di lavoro, assoluta urgenza o motivi di salute” .
La spesa resta azione solitaria
Resta la norma che dispone la spesa in “solitaria” e cioè che a farla sia solo un componente per nucleo familiare. Lo spostamento in automobile è consentito nei limiti e modalità previsti per tutte le tipologie degli spostamenti personali. Le auto possono essere utilizzate da più passeggeri solo se si rispetta la distanza minima di un metro. Questo limite non vale se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi. L’uso della bicicletta e l’attività sportiva ciclistica sono consentiti come attività motoria o sportiva nell’ambito del territorio provinciale. È consentito partire da luoghi diversi dalla propria abitazione caricando la bici in auto ma sempre all’interno della provincia.