Se tanti utenti sono subito riusciti a ottenere l’app Immuni che dovrà aiutare nel tracciamento dei contatti, molte altre persone, invece, sono tagliate fuori.

È lo stesso sito ufficiale di Immuni, nella sezione Domande, a spiegare che non tutti gli smartphone saranno supportati se non rispetteranno i requisiti relativi al sistema operativo.

iOS, quali dispositivi non possono scaricare Immuni

Per quanto riguarda iOS, il sistema operativo di Apple, i dispositivi dovranno necessariamente aver installata la versione 13.5 o superiore. Ciò significa che gli unici melafonini che permetteranno di scaricare e utilizzare l’app sono: iPhone 11, iPhone 11 Pro, iPhone 11 Pro Max, iPhone Xr, iPhone Xs, iPhone Xs Max, iPhone X, iPhone SE (seconda generazione), iPhone 8, iPhone 8 Plus, iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone SE (prima generazione).

I possessori di iPhone 6 (uscito nel 2014), di iPhone 5s e 5 (rispettivamente usciti nel 2013 e 2012), per restare ad alcuni dei modelli più apprezzati dall’utenza Apple, quindi, non potranno scaricare e utilizzare l’app di Immuni: questi melafonini, infatti, sono stati esclusi dall’aggiornamento ad iOS 13.

Android, quali dispositivi non possono scaricare Immuni

Passando ad Android, i dispositivi saranno supportati se rispetteranno tre requisiti: sistema operativo aggiornato ad Android 6 (Marshmallow, API 23) o superiore; Google Play Services versione 20.18.13 o superiore; Bluetooth Low Energy. Per quanto riguarda il sistema operativo di Google, quindi, non è necessariamente richiesta l’ultima versione disponibile (al momento è Android 10), ma una release minima. Il rilascio di Android 6 è avvenuto a ottobre 2015 e questo dovrebbe permettere il supporto a dispositivi non più recentissimi, a patto però che i Google Play Services siano aggiornati almeno alla versione 20.18.13. La versione minima richiesta per i Google Play Services è necessaria per garantire le funzionalità di Immuni. +

E arriviamo, quindi, alla presenza del Bluetooth Low Energy: è richiesto per ridurre il consumo di energia dei dispositivi e al tempo stesso mantenere un intervallo di comunicazione simile al Bluetooth classico. Sarà proprio il Bluetooth Low Energy a consentire l’attivazione e il corretto funzionamento del sistema di notifiche di esposizione.

Restando ai brand più noti, come Samsung, sono esclusi dall’aggiornamento ad Android 6 smartphone come Samsung Galaxy S4 ed S3, usciti rispettivamente nel 2013 e nel 2012. I dispositivi non supportati da Motorola, invece, sono Moto G e Moto X (2013), Moto E (2014). LG G2, uno dei modelli di maggior successo del noto brand coreano, uscito nel 2013, non ha ricevuto l’aggiornamento ad Android 6. In ogni caso, visti i tanti i dispositivi che fanno parte dell’universo Android, il consiglio è sempre quello di verificare gli ultimi aggiornamenti disponibili per il proprio smartphone, entrando dal menu delle impostazioni.

(Fonte Corriere della Sera)

Sponsor