Il 24 settembre a Torrita Tiberina “la scuola salvata” ha ripreso a fare la sua parte nella quotidianità del piccolo borgo tiberino. E’ quella dell’infanzia che nel corso dell’estate sembrava destinata alla cancellazione.
“Lo abbiamo evitato – dice il sindaco Rita Colafigli– e siamo orgogliosi di averlo fatto. Se ci fossimo arresi avremmo perso il futuro. Per esistere occorre che la comunità abbia servizi essenziali per le giovani famiglie altrimenti il nostro comune diverrebbe un dormitorio e non vogliamo che ciò accada”.
Tanta è la determinazione dell’amministrazione che quest’anno la scuola d’infanzia verrà potenziata con servizio di apertura anticipata per accogliere i piccoli già dalle 7.30.
“La nuova fascia oraria di pre-scuola sarà gestita grazie ad una cooperativa – racconta il sindaco – ed è rivolta ai genitori che devono rispettare i tempi del lavoro. I bambini iscritti sono 17”. Dare servizi a grande valore aggiunto per le famiglie, per i piccoli comuni è preziosa e strategica linea “Maginot” per arginare abbandono e spopolamento.
A lezione nella scuola salvata
Il salvataggio è temporaneo ma il Comune, insieme agli organismi scolastici, lavora a far si che diventi definitivo con la individuazione di un organico di diritto. Intanto sempre giovedì 24 settembre hanno preso il via le lezioni presso la scuola media. Ospita circa 100 ragazzi di Torrita, Ponzano, Nazzano e Filacciano.
Nell’occasione il sindaco ha scritto una lettera studenti e cittadini “L‘Amministrazione Comunale, i responsabili di servizio del Comune di Torrita Tiberina e tutte le sue risorse umane sono orgogliosi dell‘impegno profuso per far sì che le sedi scolastiche fossero adattate alle nuove esigenze di distanziamento fisico imposto dalle prescrizioni e che i lavori fatti nell‘edificio scolastico di rifacimento del controsoffitto, cappotto termico, tinteggiatura e impianto elettrico siano terminati nei tempi previsti per la riapertura della scuola. Non mi imbarazza dire che la Scuola e la sua riapertura, gli spazi ad essa destinati e la risoluzione delle criticità siano stati negli ultimi mesi un pensiero quasi ossessivo per me, ma siamo riusciti tutti insieme a risolvere tutto, persino far riaprire la nostra scuola dell‘infanzia che non è solo la scuola come istituzione ma lo sviluppo stesso di un intero paese e tutti dobbiamo lottare per far si che non accada mai più quello che abbiamo vissuto questo anno. La Scuola è il nostro passaporto per il futuro”.