«Stanno aumentando gli asintomatici ed i paucisintomatici e questi è un elemento cui porre attenzione». Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, lancia l’allarme asintomatici nella conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute. E fa il punto sull’andamento dell’epidemia: l’incidenza del virus aumenta, aumentano gli asintomatici e crescono le infezioni fra gli anziani.

«A partire dalla metà di agosto la curva dei contagi dell’epidemia, aggiornata a venerdì scorso, ha cominciato a salire dalla seconda metà di agosto prima lentamente e poi sempre più velocemente, così come l’incidenza, mentre la distribuzione è presente ormai dappertutto in Italia: oggi il quadro è di un Paese coinvolto in tutte le sue Regioni, con un’età mediana che da circa 30 anni di metà agosto è risalita intorno ai 40 anni» ha spiegato Brusaferro. «Il dato dell’età – ha precisato – è fondamentale perché se quella curva dovesse crescere, a questo aumento si assocerebbero più decessi. Quindi i più giovani tra cui oggi il contagio è maggiormente diffuso devono porre particolarmente attenzione a non infettare gli anziani.

«Sebbene l’età media di casi di Covid-19 si sia abbassata rispetto alla primavera scorsa – puntualizza Brusaferro – stanno aumentando i casi negli anziani. Per questo i giovani dovrebbero essere particolarmente attenti a proteggerli». A questo punto per Brusaferro si apre una nuova sfida. «Sta crescendo rapidamente l’occupazione dei posti letto: se le soglie dovessero crescere si metterebbe realmente a rischio la possibilità di assistere altri pazienti non Covid. Questo significa che ci troviamo davanti a una doppia sfida: da un lato gestire l’epidemia e dall’altro garantire le cure per altre patologie». Brusaferro ha ricordato che «l’indice Rt ha superato la scorsa settimana (ultimi dati disponibili) 1,5 e che le Regioni sono tutte al di sopra di 1».

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