Ci penserà l’occhio del satellite Cosmo Skymed a capire cosa si è mosso e si muove nelle profondità delle  terre intorno al vecchio Lago Puzzo tra Capena e Fiano. Quelle che a  settembre hanno  generato un immenso boato. La richiesta all’Agenzia spaziale italiana sarà inoltrata nei prossimi giorni dopo un ulteriore incontro del team di ricercatori attivato dall’Ispra con l’amministrazione comunale. In quella sede sarà illustrato il progetto e le motivazioni alla base della richiesta. L’Agenzia in genere risponde ai quesiti posti da ricercatori e enti locali nel tempo necessario a isolare la ripresa dello spicchio di territorio da indagare. 

Ecografia satellitare per capire il boato

“E’ un passaggio necessario – spiega Stefania Nisio ricercatrice dell’Ispra – le indagini svolte con vari sopralluoghi nell’area, tendono ad escludere un evento tellurico come causa dei boati registrati nell’area. Più fondata invece è l’ipotesi che il fenomeno sia stato prodotto da dinamiche sotterranee come crolli di cavità carsiche o sinkhole oppure indotte da  camini di collasso  prodotti dai fenomeni di aumento e di diminuzione di pressione indotti dalle oscillazioni della tavola d’acqua al di sotto del piano campagna”. Per  sciogliere l’ennesimo mistero di questa “terra dei prodigi” come la chiamavano gli etruschi,  è però necessaria una “ecografia” del terreno visto che  in superficie , l’evento di settembre , non ha lasciato tracce e segni. Questo può farlo solo il superocchio del satellite. “C’è movimento sotto la superficie intorno al lago, questo è certo – spiega la ricercatrice – poiché nei terreni compresi tra la strada provinciale e il lago si registrano emissioni di anidride carbonica in modo costante”.  Tocca al satellite dirci cosa accade li sotto.        

Cosmo fotografa la terra 450 volte al giorno

COSMO-SkyMed è il primo sistema di osservazione satellitare della Terra concepito per scopi duali, cioè civili e militari sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana in cooperazione con il Ministero della Difesa. I suoi quattro satelliti sono ‘occhi’ in grado di scrutare la Terra dallo spazio metro per metro, di giorno e di notte, con ogni condizione meteo. Il sistema  è in grado di effettuare fino a 450 riprese al giorno della superficie terrestre, pari a 1.800 immagini radar, ogni 24 ore. Il suo radar può operare in modalità spotlight (concentrandosi su un’area di pochi km quadrati, e osservandola con risoluzione fino al singolo metro), stripmap (osservando una striscia continua di superficie terrestre) o scanSAR (coprendo una regione di 200 km di lato). Attualmente, nessun sistema satellitare può vantare caratteristiche così avanzate. 

Potente strumento per vedere il sottosuolo

L’alta accuratezza geometrica delle immagini di COSMO-SkyMed e l’elevata risoluzione spaziale e temporale offrono un potente strumento per monitorare la presenza di nuovi insediamenti o opere e per tenere sotto controllo tutte quelle situazioni di abbassamento del suolo o sottosuolo che sono frequente causa di cedimenti strutturali e crolli. Una nuova cartografia tecnica e tematica ad alta risoluzione potrà essere realizzata grazie alle caratteristiche delle immagini fornite dal sistema COSMO-SkyMed. Di particolare rilievo risulta la realizzazione di un modello digitale tridimensionale del suolo ad elevata precisione che può essere utilizzato in una molteplicità di applicazioni.

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