“Il dramma che stanno vivendo molti piccoli esercizi commerciali non può essere imputato solo alle vendite on line – spiega la presidente di Confesercenti De Luise – ma se le attivita’ sono state costrette a chiudere non potendo tutte andare sul web, si pone un problema di alterazione delle condizioni mercato. Chiediamo dunque che vengano fatte regole equilibrate che garantiscano concorrenza”. In questo modo “non è un mercato uguale per tutti, anche perché chi ha chiuso è stato costretto a farlo”, aggiunge.
Solo per fare un esempio, prosegue De Luise, “gran parte dei ristoranti hanno attivato servizi di consegna a domicilio e di asporto che stanno funzionando. Ci si sta attrezzando ma si aiutino anche le piccole imprese: dobbiamo avere piattaforme nazionali con un processo di digitalizzazione che deve essere favorito e fatto velocemente perche’ il web oggi è appannaggio delle grandi Internet company”.
Quanto alla crisi dovuta all’emergenza da Covid-19, argomenta la presidente di Confesercenti, “il governo ha fatto grandi interventi ma se le imprese chiudono perdiamo quella qualità che ha reso le vie commerciali delle nostre città meta di turisti da tutto il mondo. Stiamo distruggendo in particolare le attività di vicinato”.