Con la scusa del Covid rischia di chiudere per sempre il Polo Museale dei Trasporti di Roma. La struttura è poco più di un giardino e si trova nell’area dell’ex-scalo Ostiense alle spalle della stazione della ferrovia Roma-Lido. Li sono in  mostra sette locomotori  che  hanno fatto la storia del trasporto pubblico a Roma e nelle province dai Castelli fino a Fiuggi. I tre anni li hanno visitati circa 100mila persone. Nei giorni scorsi  per scongiurare l’abbandono,  l’Associazione TrasportiAmo ha lanciato questa petizione su change.org e l’ha diretta a Dario Franceschini (Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) “A marzo 2020 le attività del Polo Museale sono state sospese – racconta David Nicodemi presidente dell’associazione – a causa del l’acutizzarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Ad oggi  tutte le altre attività museali di Roma Capitale hanno riaperto, il museo dei tram dell’Ostiense, invece, è rimasto chiuso”.

Svetlana Celli, Museo dell’Ostiense non può andare distrutto

Da marzo è  scorso è abbandonato a sé stesso.  Denuncia la consigliera comunale Svetlana Celli :“il personale aziendale è stato trasferito e il servizio di guardiania distolto. Il perdurare di questa situazione può compromettere il materiale conservato, dalle vetture ferro-tramviarie storiche alla documentazione presente in archivio, e alterare in modo irreversibile i delicati equilibri biologici e vegetali. Inoltre, l’assenza di un’adeguata sorveglianza espone il Polo a furti ed atti vandalici. Venerdì 13 novembre, ho depositato una specifica #mozione al riguardo, che impegna il Campidoglio a riaprire la struttura e ripristinare quantomeno la guardiania, nell’attesa che rientri l’emergenza sanitaria. Chiedo anche all’Amministrazione di aprire un confronto diretto con le 21 Associazioni, riunitesi in un Comitato, per individuare insieme soluzioni in grado di rilanciare e di dare un futuro al Polo Museale. Nel solo triennio 2015-2018 sono state certificate 93.588 presenze, per lo più di turisti e giovani. Ricordo, infine, che il Polo Museale è un bene culturale, vincolato ai sensi del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, e anche per questo non può andare distrutto”.

Nel giardino un locomotore del 1912

Nel giardino museo dell’Ostiense sono restaurate e in mostra un locomotore del 1912 in servizio sulla rete dei Castelli Romani insieme al tram 400  del 1941; il Locomotore del 1915 che faceva servizio sulla Ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone e Diramazioni; Locomotore del 1922, della Roma-Lido di Ostia; una del 1931 della Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo). Inoltre un  vagone e un motocarrello STEFER di servizio per l’ispezione della linea aerea della Ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone. Il Museo inoltre, conserva l’Archivio Storico e l’Archivio Fotografico delle società di trasporto confluite in Atac, cimeli del personale e degli esercizi auto-ferrotramviari nonché le pubblicazioni inerenti la storia della mobilità romana e laziale. Un luogo della memoria che non può morire di Covid.

 

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