Approvato  dal Consiglio comunale di Castelnuovo l’atto di indirizzo per  la costituzione di una società’ in house per la gestione del patrimonio comunale: la farmacia, ma soprattutto i 300 immobili realizzati abusivamente negli ’90 in via di Monte Tufello, passati recentemente nella disponibilità’ comunale.

Critiche da opposizioni e 4 ex sindaci

Su questa scelta nei giorni scorsi c’e’ stata polemica tra le forze politiche di Castelnuovo, a partire dal  consigliere Luigi Galdiero, su merito, metodo e tempi della scelta. Le perplessità’ sull’operazione sono state rilanciate  da quattro ex sindaci: Pier Giorgio Sale’,  Alessandra Paradisi, Massimo Lucchese e Fabio Stefoni. L’accusa recita che per fare una scelta così importante occorre più tempo,  riflessione,  partecipazione. Si è gridato alla privatizzazione, una possibilità sempre dietro l’angolo in  queste tipo di scelte.  Su questo abbiamo chiesto chiarimenti al sindaco Riccardo Travaglini che le ha pure condivise su fb.

Il sindaco spiega : non si privatizza nulla

Spiega i perché della scelta, i beni interessati , nega qualunque tipo di privatizzazione indica il percorso partecipativo il cui esito sarà’ fondamentale per passare alla fase esecutiva. Intanto “non si privatizza nulla- dice Travaglini – tanto meno non si svende nulla, anzi è esattamente il contrario. Si è dato avvio ad un processo partecipativo che vedrà i cittadini motore attivo di una scelta epocale con proposte ed idee che potranno migliorare e sviluppare la nostra proposta”.

Farmacia comunale  

“Contrariamente al trend delle privatizzazioni delle farmacie comunali in atto nella stragrande maggioranza dei comuni d’Italia, che di fatto hanno lasciato ai privati presidi sanitari così importanti e strategici per il territorio, Castelnuovo di Porto ha scelto di mantenere pubblico il controllo sulla Farmacia di Ponte Storto; scelta che permetterà di reinvestire gli utili in politiche sanitarie a beneficio della comunità, sviluppare servizi, assumere personale”.

Patrimonio Immobiliare. Le case di via Monte Tufello

“Negli ultimi anni il Comune di Castelnuovo di Porto è divenuto proprietario, dopo la confisca per reati associativi e abusivismo edilizio, di oltre 300 unità immobiliari situate presso il comprensorio di Monte Tufello e in altri parti del territorio comunale. Un patrimonio da gestire al meglio e da mettere a reddito. Con la società in house potremo sicuramente regolarizzare gli affitti in essere, con un lavoro straordinario di censimento, risanare il patrimonio con l’introito degli affitti, programmare le opere di urbanizzazioni mancanti da più di mezzo secolo, accedere ai bonus energetici  e sismici, garantire alle giovani coppie affitti calmierati, dare risposta all’emergenza abitativa”.

Consultazione pubblica nelle prossime settimane

La consultazione pubblica sarà’ avviata nelle prossime settimane. La nuova societa’ , secondo l’atto di indirizzo approvato, sara’ un organo dell’Amministrazione il cui capitale è al 100% detenuto dal Comune. Il controllo sull’erogazione di tutti i servizi sarà’ affidato al Consiglio comunale, organo che detterà gli obiettivi e nè verificherà l’attuazione. Ora questo ruolo lo svolge la Giunta.  La discussione e il confronto sono aperti, si tratta di un cambiamento radicale. Gestire un patrimonio di 300 appartamenti, d’altra parte può essere una risorsa o una iattura per i conti dell’ente locale.

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