Floriana, la chiamavano Sora Lella, regalava barzellette alle compagne ed agli infermieri, aveva 94 anni e ancora sorrisi da donare. Lei è tra i morti della casa di riposo di Fiano Romano. Si sentiva protetta dal Covid tra le mura di quella struttura nella campagna tiberina, e invece quelli che lei faceva sorridere, gli assistenti, l’hanno contagiata e non ce l’ha fatto a reggere l’urto violento del virus. Insieme a lei sono deceduti altri quattro tra compagni e compagne. Cinque morti per l’atteggiamento ottuso del personale sanitario, che due mesi fa, pur invitato da Asl e proprietario della struttura, ha scelto di non vaccinarsi.
Di lei e degli altri che si sono dovuti arrendere, racconta oggi Il Messaggero. Adriana aveva di 87 anni, era insieme alla sorella, anche lei contagiata. Adriano di 95 anni, ex macchinista capo delle Ferrovie italiane già debilitato da una malattia in fase terminale.
Cinque morti. Procura Rieti indaga per omicidio colposo
Ora si indaga per omicidio colposo. Le indagini sono condotte dal procuratore capo di Rieti e la sorte toccata ai cinque anziani è racchiusa in un solo fascicolo. Non ci sono indagati ma è certo che presto saranno indicati nomi precisi. Come é noto l’indagine della Asl 4 ha accertato che il virus è stato introdotto nella struttura da una operatrice no vax che ha contagiato, prima due suoi colleghi con la sua stessa opinione sui vaccini, e poi 27 su 36 anziani, tra cui quelli che non avevano voluto vaccinarsi e che gli erano affidati. Gli altri ospiti vaccinati stanno bene anche se frastornati dagli avvenimenti e senza più occasioni per ridere un po’.
Ora gli infermieri chiedono di essere vaccinati
Pressati dai dubbi, dal senso di colpa, dalla quasi certa iscrizione nel librone degli indagati, e dalla possibile richiesta di risarcimenti che alcuni parenti delle vittime pensano di fare, ora gli infermieri chiedono di essere vaccinati.
“Non vedevo mia sorella da 13 mesi” racconta il fratello di una delle anziane decedute, mentre sembra che tra gli infermieri protagonisti di questa brutta storia si sia fatto strada il ripensamento e la richiesta di essere vaccinati. Floriana “sora Lella”, ne siamo certi, avrebbe fatto di tutto ciò una amarissima barzelletta.
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