Siamo a maggio ed è esplosa la primavera. Gli alberi sono in fiore e ogni giardino o balcone è impreziosito da colori e profumi che rappresentano, per tutti, la rinascita dopo un lungo periodo di chiusura.
Giulia Di Tanno è una fiorista romana che ha dedicato la sua vita all’arte e alla botanica.
Dopo aver intrapreso gli studi universitari, con indirizzo in Storia dell’Arte Contemporanea, si reca, giovanissima, a Londra per imparare la lingua. Qui inizia a lavorare per alcuni fiorai, appassionandosi, giorno dopo giorno, al mondo delle piante.
La mattina mi svegliavo all’alba per andare a fare le consegne ma ogni sera rientravo a casa con una scoperta in più. È allora che ho capito di voler conoscere le piante e mi sono iscritta ad un corso professionale, che affiancavo al mio apprendistato, racconta Giulia.
Specializzatasi in Garden Design and Horticulture si trasferisce a Berlino, dove collabora per un anno e mezzo con alcuni studi di progettazione di giardini. Al suo rientro in Italia decide di aprire, con la sorella Chiara, un negozio di piante e fiori nel cuore di Testaccio.
ARCHEGONIA: UNA PASSIONE CONDIVISA
Più che un negozio di fiori si tratta di un suggestivo giardino da esplorare. Al civico 24 di Piazza Testaccio vive, infatti, Archegonia, uno scrigno magico in cui è possibile ammirare la scelta originale di piante e fiori. L’ambiente romantico è la sintesi perfetta tra contaminazione internazionale e passione nostrana. All’interno ogni elemento conserva la sua naturalezza. Lo spazio è accogliente e non vi è nulla di artificioso. Lo stile è amabile e consente una sorprendente immedesimazione. Persino i mobili di recupero e i quadretti realizzati a mano con petali di fiore creano un tutt’uno armonico.
I compagni di viaggio di Giulia e Chiara sono Francesco, giurista che ha scelto lo studio delle piante, Fabio, che si occupa di esterni e manutenzioni, Andrij che viene dal mondo dei cavalli e Sofia, architetto paesaggista. Il team racchiude esperienze professionali e attitudini umane differenti, accomunate dal desiderio di conoscenza e da una grande passione: l’amore per la natura.
Giulia, quando nasce Archegonia e perché si chiama così?
Archegonia nasce nel 2015 dal desiderio di celebrare la bellezza della natura e di metterla a disposizione. Il suo nome deriva da Archegonium e rappresenta la struttura multicellulare che produce e contiene il gamete femminile. Il corrispondente organo maschile si chiama l’antheridium. In un certo senso è un essere vivente primordiale. Ci piaceva l’idea del principio della vita.
Quali tesori custodisce il vostro negozio?
Nel nostro negozio si trovano i fiori freschi recisi che scegliamo con grande cura. Ci sono, inoltre, diverse varietà di piante grasse, anche rare, e piante da interno. Amiamo creare combinazioni semplici e insolite, utilizzando i prodotti della terra. La nostra ambizione era quella di creare uno spazio dove poter sostare senza fretta, per ritrovare o scoprire il prezioso contatto con la natura.
Osservo i clienti che entrano in negozio. Alcuni hanno le idee chiare, altri fanno domande e chiedono consigli. Francesco, che ama le orchidee ed è chiamato “l’uomo delle piante”, parla affabilmente con tutti, raccontando aneddoti e curiosità sulle specie che studia. Gli chiedo notizie della pianta grassa che sta confezionando, la Pilea peperomioides, o pianta delle monete cinesi.
La pilea è una pianta sempreverde originaria della Cina. Devi sapere che dopo la seconda guerra mondiale un monaco norvegese la portò in Europa e da lì iniziò la sua diffusione. Ma solo alla fine del secolo è stata identificata e classificata dai botanici. È una pianta molto apprezzata per via delle caratteristiche foglie che presentano un occhietto. Essendo una pianta semi grassa necessita di poca acqua ma richiede una ottima luminosità.
La pilea è una pianta bellissima e nel linguaggio dei fiori simboleggia la fortuna.
Sono curiosa e chiedo ancora a Francesco quale sia la dedica più originale scritta per accompagnare un regalo floreale.
Durante il lockdown una cliente ha scelto una Sansevieria da regalare ad una cara amica. Il messaggio era una filastrocca molto divertente che giocava con la tipologia di pianta (grassa come si definiva la stessa autrice della rima) e con il suo nome, che per l’occasione fu ribattezzato: “Saveria”.
Giulia non è solo una fiorista ma anche un’esperta giardiniera. Cura, infatti, la progettazione di ville e giardini, occupandosi di green design sia a Roma che fuori.
Il nostro obiettivo è rendere felice il cliente, ponendo sempre al centro dell’attenzione la ricerca dell’equilibrio e il rispetto dell’ambiente in cui andiamo a operare, mi spiega.
A SACROFANO NASCE UNA FLOWER FARM
A Sacrofano, dove vive, Giulia ha realizzato una vera e propria fattoria floreale in cui protagonista è la biodiversità. La coltivazione e la raccolta di fiori seguono ritmi stagionali e lo scopo perseguito è l’ecosostenibilità, con conseguente rifiuto di qualsiasi prodotto chimico per la cura dei fiori. La terra viene valorizzata e tutelata ed è feconda, seguendo un ciclo naturale attento e rispettoso.
Avevo un sogno nel cassetto: creare, sul modello delle flower farm americane, una coltivazione di piante e fiori di varietà dimenticate e poco conosciute, che fosse lontana dalle logiche della grande distribuzione e della piantagione intensiva. Così da qualche anno ho intrapreso una attività a cui dedico gran parte delle mie giornate: la produzione di fiori da taglio che coltivo in modo totalmente organico e biologico, con l’utilizzo di soli concimi naturali e rispettando il principio della stagionalità. Il bisogno è quello di ritornare alla terra, per nutrire sia il corpo che l’anima. Ritengo che qualunque lavoro, ma soprattutto quello legato al mondo della natura, debba essere fatto con profondo rispetto del luogo in cui viviamo.
Cosa coltivi in primavera e cosa vedremo presto in fiore?
Questo è il periodo di tulipani, narcisi, fiordaliso e ancora papaveri della California e verde ornamentale come i pelargoni profumati e i gerani. A giugno, invece, saranno in fiore zinnie e dalie. Mi piace ritrovare il giardino in ogni composizione che realizziamo.
Giulia, perché amiamo circondarci di fiori e piante?
Perché il bello contagia e migliora il mondo. Credo che regalarsi dei fiori o una pianta sia un grande gesto d’amore e denota grande sensibilità. La gente non ha mai smesso di farlo.
Quale il tuo rapporto con i fiori?
Con i fiori io stabilisco da sempre un rapporto materno, mai estetico. Ogni fiore è un mondo meraviglioso che ci comunica la sua storia. È un essere vivente e la sua perfezione è data dalla straordinaria diversità.
Domani è la Festa della mamma. Se la tua fosse un fiore, quale sarebbe?
Se la mia mamma fosse un fiore sarebbe una rosa del mio giardino! Perché maggio è il mese delle rose e quando sono tutte in fiore è uno spettacolo che non ha eguali. E poi “una rosa è una rosa è una rosa”.