Da indiscrezioni di stampa sembra risorgere il progetto di realizzare nelle terre verdi di Ponzano, vicino al Tevere, un mega impianto di biometano.
Rispetto a questa ipotesi, ad oggi soltanto evocata, il sindaco Sergio Pimpinelli con un post sulla pagina fb del Comune, mette le cose in chiaro: non si può fare.
“Cari concittadini – scrive – in relazione alle notizie che stanno circolando circa una possibile nuova operazione per realizzare un impianto di biometano nel territorio del nostro Comune, si anticipa, in via preventiva, che l’amministrazione si opporrebbe con tutte le sue forze a tale ventilata operazione così come a qualsiasi iniziativa simile che si dovesse prospettare in futuro. L’imperativo categorico di questa amministrazione è infatti quello di difendere strenuamente il nostro territorio, di così altissimo valore e pregio, da ogni tentativo di stupro ambientale”.
No allo stupro ambientale della Valle del Tevere
Cosi il sindaco di Ponzano. Le notizie che hanno generato la reazione sono state pubblicate dal Corriere di Rieti e raccontano del tentativo in atto da parte di una società emiliana, di realizzare un mega impianto “in grado di trattare, a regime, 130mila tonnellate annue di rifiuto organico, di cui 105mila di cosiddetto “umido” e 25mila di “verde”, che divise per i giorni di operatività fa 405 tonnellate al giorno di rifiuti, da trasformare in biogas e biometano e “compost di qualità”.
Volumi capaci di gestire i rifiuti di ben 1 milione di persone, con centinaia di camion al giorno. Il tutto in un’area agricola e archeologica di 6 ettari. L’investimento previsto sarebbe di 50 milioni. Spiega il sindaco “nei nostri uffici non risulta alcuna richiesta, e così nella comunità non si hanno segnali di movimenti di questo tipo. Conto sul fatto che si tratti di una bufala. In ogni caso, se esiste qualcuno in Italia che sta ragionando su questa ipotesi, consiglio di non perdere tempo e denari. Noi la consideriamo scellerata, semplicemente impresentabile e irricevibile”. Le barricate sono già in cantiere.