Maxischermo, maxifesta, maxi contagio Covid. Un disastro annunciato, caso esemplare a Capena. In una settimana si è passati da 1 a 15 casi e almeno 10 di questi vengono da un focolaio che si è sviluppato in un bar sulla piazza centrale del paese. Il locale in occasione di Italia-Inghilterra, finale degli europei, ha organizzato un maxischermo per seguire la partita. Un assembramento spensierato, dove sono saltate tutte le minime norme di sicurezza e prudenza da parte dei giovani avventori. La vittoria dell’Italia e l’entusiasmo che ne è seguito hanno amplificato la diffusione del virus. Il risultato è un focolaio che ha già infettato 10 giovani e si presume siano solo una parte. I casi sono registrati nei pronto soccorso dove i ragazzi si sono recati ai primi sintomi del Covid. Nessuno è grave, ne è noto quanti di essi fossero già vaccinati e quanti no.

Progressione virus da allarme rosso, regge il muro dei vaccini

Siamo al 18 luglio e sembra di essere tornati ai numeri e alla progressione registrata a settembre dello scorso anno, dopo le bravate nelle discoteche sarde e di Briatore. Lo scudo dei vaccini evita il disastro e riduce a poca cosa il numero dei ricoveri. Però balliamo di nuovo sull’orlo del burrone. Lo scorso 30 giugno si contavano a Roma 26 casi, oggi oltre dieci volte di più: 303.

E nel Lazio siamo oggi a 471 casi, nella Asl 4 a 22, a Capena 15. Comunica la Regione Lazio nel suo bollettino quotidiano “Oggi su quasi 7mila tamponi nel Lazio (-997) e quasi 17mila antigenici per un totale di oltre 23mila test, si registrano 471 nuovi casi positivi (-29), 0 decessi (-2), i ricoverati sono 119 (+14), le terapie intensive sono 26 (+1), i guariti sono 40. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 7% ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende allo 2%. I casi a Roma città sono a quota 303″.

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