Servizio a cura della nostra inviata Ludovica Insolera
La 17esima edizione della Festa del Cinema di Roma è cominciata da neppure una settimana, eppure abbiamo già avuto la possibilità di assistere a varie proiezioni e l’onore di incontrare qualche volto, anche di fama mondiale.
Dopo il successo de “Il Colibrì” di Francesca Archibugi, è stato presentato all’Auditorium Parco della Musica di Roma il docufilm sulla vita del cantante Mahmood, dall’omonimo titolo. Un prezioso lungometraggio che, come ha raccontato l’artista stesso in conferenza stampa, ci fa conoscere lati di sé che egli aveva preferito non mostrare, che siano stati quest’ultimi belli o infelici. Questo vale, ad esempio, per quanto riguarda il rapporto, del tutto inesistente, con il padre. D’altronde, per quanto egli sostenga non sia stato facile parlarne, è a questo dolore che lui deve il suo successo: “Soldi”, la canzone che l’ha reso noto e che l’ha portato alla vittoria di Sanremo, parla di suo padre, prima di tutto.
Il red carpet è stato solcato, in questi giorni, anche da altre star, questa volta appartenenti al mondo della cinematografia, come il regista di successo James Ivory che, con i suoi 94 anni, ha ricevuto il premio alla carriera tra gli applausi di tutti. Ha, inoltre, presentato “A Cooler Climate”, con il quale si ripercorre il viaggio del regista in Afghanistan nel 1960, viaggio che egli stesso ha definito di grande importanza per l’affermazione della sua identità.
Tra gli ospiti, attori come Marco Giallini, ne “Il principe di Roma”, commedia in stile Christmas Carol, ambientata, però, nel principato capitolino e diretta da Edoardo Falcone. Questa volta non sono i fantasmi del passato, presente e futuro a far visita all’avaro protagonista ma personalità realmente esistite appartenenti alla storia e che sono state vittime di un destino fatale.
Ancora, Isabella Ferrari, in “Rapiniamo il Duce” con la compagnia dei giovani, e talentuosi, Pietro Castellitto e Matilda de Angelis, nei rispettivi ruoli di Isola ed Yvonne. Commedia anch’essa, che, ambientata nella Roma della seconda guerra mondiale, vede come protagonisti una rapina, al duce stesso, e tutta la sua organizzazione in vista della fuga dalla città di quest’ultimo.
Altrettanto encomiato tra le folle Russell Crowe, protagonista in “Poker Face” proiettato per la sezione Alicenellacitta. L’attore neozelandese ha infatti sfilato sul tappeto rosso domenica 16 settembre, solo dopo aver retto, il giorno prima, una Masterclass all’Auditorium della Conciliazione di Roma.
Presente anche l’attore Toni Servillo, ormai conosciuto per essere un “must” del regista Paolo Sorrentino. Per questo festival, lo troviamo come interprete in due pellicole, la prima “La Divina Cometa” e la seconda, “La stranezza” che verrà presentato in anteprima giovedì 20.
Ma le sorprese non finiscono qui, di fatto, questa settimana è cominciata con la presentazione dell’ultimo di Gianni Zanasi: “War: la guerra desiderata”. Il film, però, non vuole parlare solo di guerra, bensì scaturire, tra il pubblico, la riflessione e la coscienza critica “che ormai l’uomo ha sepolto da tempo.” (Dalle parole di Edoardo Leo in conferenza stampa). Protagonista di questa commedia dal finale drammatico, insieme al sopra citato attore romano, la splendida Miriam Leone, nei panni di Lea, con la quale inizialmente il personaggio di Leo, sopraffatto dal suo carattere “difficile, entra in conflitto.