FIANO ROMANO – venerdì 28 giugno Catrinel Marlon ha ricevuto il premio “Giuseppe De Santis” per il film Girasoli (2023). La premiazione si è svolta nell’ambito della 27esima edizione della rassegna “Lo schermo è donna”, dedicata alle registe donne. Assieme a lei anche Mariarosaria Mingione, che ha interpretato Anna, e la sceneggiatrice Francesca Nozzolillo.

Girasoli è stato proiettato nel Castello di Fiano Romano dopo la presentazione della regista e la consegna del premio. A premiarla Alberto Crespi e Rocco Giurato.

Girasoli di Catrinel Marlon

Il film ci trasporta nell’ospedale psichiatrico Santa Maria di Lisieux. Una nuova infermiera, Anna (Mariarosaria Mingione), viene assunta per occuparsi del padiglione dei bambini. Lì stringerà un profondo legame con Lucia (Gaia Girace), ragazza prossima alla maggiore età che rischia un brutto futuro nel peggior padiglione dell’ospedale. Anna e la dottoressa D’Amico (Monica Guerritore) cercheranno di farla sfuggire a questo triste destino, attraverso nuove terapie e la fiducia nella sua riabilitazione.

La storia trae ispirazione dalla famiglia della regista Catrinel Marlon: la vicenda è quella della sorella di suo padre, impazzita dal dolore dopo aver vissuto la morte improvvisa di suo nonno a soli 46 anni. Questa la scintilla che ha ispirato il suo primo film, che vuole esplorare le condizioni dei manicomi e lanciare un messaggio di speranza e fiducia nella cura dei pazienti psichiatrici, specialmente se bambini.

È stato proprio il contatto con i bambini la parte più sfidante di questo progetto, racconta Francesca Nozzolillo. La necessità di farli sembrare credibili senza però spaventarli, su un set “difficile” a causa delle basse temperature delle settimane di riprese e una storia di dolore. Con attori bambini che non avevano mai recitato, ma la cui interpretazione emoziona grazie alla spontaneità di alcune sequenze.

Il focus del film vorrebbe essere la salute mentale, l’approccio di contenimento dei malati psichiatrici, anche bambini, negli anni 70’ in Italia. Ma queste tematiche rimangono in superficie andando quasi a costituire una cornice del sentimentalismo tra Anna, Lucia e la dottoressa.

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