Finalmente la Regione ha dato il via alla realizzazione della “Gronda”, la complanare alternativa destinata ad alleggerire il traffico, soprattutto di camion, tir e furgoni dalla Tiberina.

Il nuovo tracciato sarà realizzato ampliando la rete stradale esistente dei vari Comuni che attraverserà. E’ a servizio dei nuclei residenziali sorti negli ultimi 20 anni fuori dai centri abitati e nello stesso tempo collegherà le aree produttive, per lo più logistiche, dei comuni di Fiano, Capena e quelle in rapido sviluppo di Castelnuovo di Porto e Riano Flaminio. Il punto finale è la rotatoria sulla Tiberina per l’ingresso in A1 dal Casello di Castelnuovo. Nel 2025 aprirà finalmente il cantiere di un progetto che è in gestazione da oltre 20 anni.

La decisione è stata assunta e comunicata ai sindaci dei Comuni interessati nel corso  di una riunione che si è tenuta nei giorni scorsi con i tecnici dell’Astral, la società che gestisce la rete stradale regionale e che realizzerà di fatto la complanare. 

Dalla Società autostrade un fondo di 10 milioni

C’è un’ulteriore buona notizia: i tecnici regionali hanno  informato i primi cittadini che si aggiungeranno alle risorse regionali ulteriori 10 milioni di euro che metterà a disposizione la Società Autostrade in base ad un accordo di qualche anno ma ancora vigente. Si portano dunque a sintesi opere e risorse bloccate da anni. E’ questo un passaggio fondamentale perché ricostruisce quasi interamente il plafond necessario a completare la complanare che fin dall’inizio di questa lunga storia era fissato a 30 milioni. Oggi ne sono disponibili circa 26 e dunque vi sono buone speranze che la “Gronda” non resti incompiuta. 

Ampliamento carreggiate, ponti e rotatorie 

Il tracciato della complanare, come è noto, parte da Prato della Corte, la zona industriale di Fiano Romano e con un ponte sul fosso Gramiccia si collega alla strada comunale di Capena. All’incrocio con la provinciale Capena-Morlupo in località Maleranca, sara realizzata una rotatoria , opera attesissima per eliminare uno dei punti più pericolosi dell’arteria che dal bivio va al centro del paese, teatro di ripetuti incidenti gravi e talvolta mortali. Previsto un secondo ponte nella zona Centovalli e l’ampliamento di via Calamissura. L’iniezione di fondi della Società Autostrade permetterà di ampliare tutto il percorso nelle terre capenati fino al bivio tra le zone residenziali di Colleverde e Colle del Fagiano  dove sarà realizzata una seconda rotatoria.

La terza invece interesserà l’intersezione tra via di Piana Perina a Riano, area lunare formata da immense cave di tufo dismesse, e Via di  Montefiore nel comune di Castelnuovo di Porto. Verrà ampliato e sistemato il tratto della provinciale  Madonna due Ponti dove, da gennaio, sarà operativo il nuovo centro della Marr,  verso la rotatoria di ingresso all’A1 e il ponte verso la zona industriale di Monterotondo.

Ponti e rotatorie sono nella lista delle prime opere da realizzare. La rotatoria sulla Tiberina a Castelnuovo verrà ampliata e verrà realizzato un breve tracciato per semplificare il prosieguo del percorso sulla provinciale.

Progetti esecutivi e 6 milioni immediatamente disponibili 

L’incontro è servito anche a individuare le risorse necessarie, un milione e settecentomila euro per adeguare via di Piana Perina dove già oggi insistono due grossi centri di distribuzione merci e un mega parcheggio di tir. Altri due depositi di grandi mezzi sono ubicati nell’area interessata dagli interventi sia a Castelnuovo che a Capena. Il traffico di tir su arterie asfaltate ma delle dimensioni di strade di campagna oggi crea ansia e pericoli per automobilisti e residenti. Ulteriore segnale a conferma che ormai l’opera è destinata a diventare realtà la decisione della Regione di impegnare subito sei milioni del bilancio regionale. Il  progetto ormai è esecutivo: questo significa che è definito nei particolari.

Sarebbe auspicabile a questo punto che i Comuni interessati, in particolare quello di Capena dove si snoda la maggior parte del tracciato, rendessero noti i particolari dell’opera e ne informassero cittadini e imprese. Si chiama trasparenza.  

 

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