Ora i cani si candidano a guidare i giocatori d’azzardo fuori dalla malattia. Il progetto è dell’assessorato alle Politiche sociali della Regione Lazio, ed è finanziato con fondi comunitari.
“Il progetto prevede di affiancare al dipendente da gioco di azzardo un cane e ho intenzione di portarlo nel nostro territorio per le persone che soffrono di questa malattia – spiega l’assessore alle Politiche sociali Anna Maria Anselmi – l’obiettivo è quello di aiutare le persone malate di ludopatia. I benefici di questa convivenza infatti sono provati a livello scientifico”.
NEL LAZIO SONO ATTIVI 50 MILA TERMINALI TRA SLOT E VIDEOLOTTERY
Una nota dell’Istituto superiore di Sanità che ha messo a punto il progetto, spiega che una mole crescente di evidenze scientifiche dimostra come l’interazione uomo-animale possa favorire i rapporti interpersonali e stimolare competenze sociali ed emozionali. L’interazione con il cane può quindi rappresentare un approccio complementare nella presa in carico di persone affette da problematiche comportamentali legate al gioco d’azzardo patologico.
“Una recente ricerca del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS – afferma Francesca Cirulli, del Centro di Riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale ISS – ha mostrato che i giocatori d’azzardo rappresentano il 36.4% della popolazione adulta e di questi circa 1,5 milioni sono affetti da problemi relativi al gioco. Nel Lazio sono presenti circa 50 mila terminali tra slot e videolottery e non a caso il Lazio è la seconda regione italiana per spese connesse al gioco d’azzardo“.
PRIMO ESPERIMENTO IN EUROPA
“Tra le azioni innovative inserite nel progetto, il primo del genere in Europa – dichiara Marco Polizzi, Presidente di Primoconsumo, associazione capofila – c’è l’idea di utilizzare un approccio complementare e integrato che consideri non solo la persona ma anche le sue relazioni sociali. Spesso, infatti, si riscontra che le persone affette da problemi relativi al gioco d’azzardo finiscono per isolarsi e possono compromettere gravemente la propria vita economica, sociale, lavorativa e familiare. Le nuove forme di gioco – dai videopoker alle slot-machine fino ai giochi on-line – propongono infatti un modo di giocare solitario e decontestualizzato che spinge la persona a chiudere le porte al mondo che lo circonda. Di conseguenza questi soggetti possono presentare disturbi legati a ansia e depressione, possono perdere il lavoro, la casa, venir allontanati dalla famiglia”.
A Fido è affidato il compito di riportare a casa e in salute il giocatore malato.