“La riapertura dei caselli incendiati  avverrà questa sera. Il casello tornerà, al momento, funzionale con 4 corsie”. A comunicarlo con un post su facebook, il sindaco di Fiano Romano Ottorino Ferilli che si è attivato per sostenere e convincere Autostrade ad agire velocemente .

“Non ho trovato muri, ho trovato persone che hanno cercato, in un incidente non dipeso dalla Società, la preoccupazione per i pendolari, per chi percorre quotidianamente quel tratto di giorno, di notte necessariamente per il rientro a casa. Ringrazio il dott. Belcastro, che in questi giorni non ha mai smesso di rispondere alle sollecitazioni e alle doglianze di tutti, la Polstrada, il COA (Centro Operativo Autostradale), i tecnici e la Direzione per la collaborazione e l’incessante lavoro di questi giorni”.

Insomma l’incubo sta per finire. Oggi nel merito era intervenuto anche l’assessore ai lavori pubblici Nicola Santarelli, e ieri il sindaco di Castelnuovo Riccardo Travaglini.

Su due chilometri della Tiberina, la tempesta perfetta

Sul tratto della Tiberina da Castelnuovo di Porto a Fiano Romano in questi giorni si è abbattuta la tempesta perfetta del traffico impazzito. E’ il segnale che bisogna correre ai ripari, non si può più aspettare. Per bloccare un quadrante strategico per l’area a nord di Roma dove insistono decine di aziende, centri commerciali, traffico pesante e leggero, prodotto dai centri logistici presenti, è bastato che un camioncino prendesse fuoco, danneggiando quattro caselli dell’A1. Ciliegina sulla torta ieri per un paio d’ore è stato vietato l’accesso al Ponte del Grillo per verifiche di staticità. Fortunatamente i Vigili del Fuoco hanno sciolto ogni dubbio  dopo due ore. I due episodi, in particolare quello dei caselli incendiati, hanno messo in evidenza la vulnerabilità dell’area racchiusa in un paio di chilometri, dove le amministrazioni comunali negli ultimi 20 anni hanno fatto crescere esercizi commerciali e  aziende e centri residenziali a dismisura, dimenticando l’impatto sulla viabilità. Il traffico è sciamato sulle via laterali di Capena, dalla carreggiata di una strada di campagna.

Prove generali di un black out annunciato

Si è trattato di una sorta di prova generale, un disastro annunciato. Tempo fa in merito fu organizzata anche una raccolta di firme da parte dei cittadini. Occorrono interventi immediati, che si acceleri la realizzazione del progetto elaborato per ovviare, tra le altre cose, a questi possibili black out. Si pone con evidenza come non più rinviabile la realizzazione del progetto di Viabilità di Gronda, il piccolo Gra tiberino come l’abbiamo ribattezzato. Ha viaggiato con pigrizia, distrazione e disincanto, tra i palazzi della Provincia e della Regione dal 2012.

Fare presto con  i lavori del piccolo Gra Tiberino

Solo nello scorso gennaio il progetto è stato riportato all’ordine del giorno sulla spinta dell’Amministrazione comunale di Capena dall’assessore regionale Mauro Alessandri che lo ha rispolverato e inserito tra le priorità partendo dai fondi già disponibili, rimanenza di quei 30 milioni stanziati originariamente. Ecco, i due giorni bui della Tiberina, dicono cioè urlano questo: fare presto a partire con i lavori per costruire il piccolo Gra Tiberino. 

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