Naso all’insù in queste notti della seconda metà di ottobre 2020: protagoniste le stelle cadenti d’autunno, le Orionidi, scie luminose che si aprono a ventaglio in una regione a Nord della seconda stella più luminosa della costellazione di Orione.
Le meteore sono associate alla Cometa di Halley: per ammirare quest’ultima dovremo aspettare il 2061, ciò che osserveremo sono i detriti della cometa, una scia di polvere cosmica che vagabonda per il Sistema Solare.
Lo sciame si produce ogni anno nel momento in cui l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri lasciata dal passaggio della cometa. Il radiante è individuabile a est nella costellazione di Orione, ai confini con i Gemelli. Il periodo più favorevole all’osservazione va dal 18 al 23 ottobre, ma il picco è previsto il 21/22 ottobre.
Quest’anno l’assenza della Luna consentirà di ammirare le Orionidi senza interferenze luminose: saranno ben visibili dopo mezzanotte, quando il radiante a nord di Betelgeuse sarà più alto sull’orizzonte. Sarà possibile osservare almeno 20-30 meteore l’ora.
Le stelle cadenti residui dei passaggi della Cometa di Halley daranno vita ad una luminosa pioggia, ma per osservare la Cometa stessa dovremo aspettare il 2061: ciò che osserviamo in questi giorni è una scia di polvere cosmica che vagabonda per il Sistema Solare.
Avremo quindi il privilegio di assistere ad una pioggia di meteore, uno sciame meteorico per il quale non sarà necessaria alcuna attrezzatura particolare.