Il 28 settembre sarà inaugurata la mostra dedicata ad Antonio Ligabue – I misteri di una mente – al Museo Storico della Fanteria di Roma, a cura di Micol Di Veroli, Dominique Lora e Vittoria Mainoldi.
È la prima volta che questa collezione privata italiana viene esposta integralmente: il percorso è molto ricco e copre 5 aree – Animali da cortile, Animali selvaggi, Cani, Animali da bosco, e Autoritratti, fiori e campagne – per un totale di 64 opere tra sculture, dipinti a olio, disegni e puntesecche.
Lo scopo della mostra è quello di sradicare l’etichetta “Naïf” attribuita ad Antonio Ligabue: in particolare, osservare la sua arte con la lente della psicologia e della sua vita.
Antonio Ligabue: una vita travagliata testimoniata dalla sua arte
Ligabue non ha infatti avuto una vita facile: nato in Svizzera e rimasto orfano, le sue esperienze sono popolate da precarietà, problemi economici, malattie, ospedali psichiatrici, aggressioni e problemi con la legge. Inizia con il disegno e per tutta la sua vita si esprimerà attraverso l’arte, riversando in essa la sua intensità emotiva, le sue fragilità e ciò che lo circonda. Quando si sposta a Gualtieri, paese di origine del suo patrigno, scambia quadri e sculture per beni e servizi, giudicato più un matto che un artista. Il suo incontro con Renato Marino Mazzacurati gli permette di raggiungere il successo e inaugurare, nel 1961, un’esposizione a Roma. Morirà nel 1965 dopo anni passati in ospedale a seguito di una paresi.
La formazione artistica di Ligabue non è colta: perlopiù un autodidatta, per tutta la sua vita ha però coltivato la sua arte osservando ciò che succedeva attorno a lui. È stato un artista che si esprimeva senza sovrastrutture estetiche raggiungendo un risultato autentico, tormentato e affascinante nel rappresentare i suoi “misteri della mente”. I soggetti che Ligabue amava raffigurare sono diversi e ben descritte dalle 5 aree della mostra. Gli animali, raffigurati spesso in posizione d’attacco, i paesaggi di campagna e gli autoritratti, incredibile specchio della sua mente. Sugli animali, scrive Mazzacurati, esercitava un fascino particolare.
“Ricordo che, in seguito, quando si stabilì nella fattoria vicino alla mia casa, bastava che facesse degli strani gesti con le mani e le braccia ed emettesse con la bocca un leggero sibilo, perché tutti gli animali, come impazziti, gli corressero intorno”.
La mostra è un’occasione unica per scoprire e osservare le opere di Ligabue in un percorso che rifiuta il suo appiattimento ad artista Naïf.
Informazioni sulla mostra “Antonio Ligabue – I misteri di una mente”
Dal 28 Settembre 2024 al 12 Gennaio 2025
Museo Storico della Fanteria, Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 9
Biglietti
Acquisto online: www.ticketone.it/artist/antonio-ligabue/ligabue-i-misteri-di-una-mente-3645419/?affiliate=IGA
Prenotazione online: prenotazioni@navigaresrl.com
Prenotazione telefonica: 351 8403634 – 333 6095192
Sito web: www.navigaresrl.com/mostra/antonio-ligabue-i-misteri-dellanima
Orari
Dal Lunedì al Venerdì: dalle ore 9.30 alle ore 19.30.
Sabato e Domenica: dalle ore 09.30 alle ore 20.30.
Ultimo ingresso trenta minuti prima della chiusura.