Dopo le polemiche sui prezzi gonfiati delle mascherine, che saranno probabilmente d’obbligo nelle prossime fasi della ripartenza, il Commissario straordinario all’emergenza Coronavirus Arcuri ha specificato che prestissimo sarà stabilito un prezzo fisso per la vendita. “Lo faremo sia con riferimento al prezzo, sia con riferimento al prezzo che con aliquota fiscale connessa è allo stesso. Ne distribuiamo un numero sufficiente per le regioni affinché ne mettano da parte una quota. Stiamo anche lavorando per ridurre fino ad azzerare le importazioni”. Le mascherine verranno distribuite ai dipendenti dei “trasporti pubblici, alle forze dell’ordine e a tutti i componenti del sistema pubblico” che riprenderanno servizio. Soprattutto, ha aggiunto il commissario, non ci saranno problemi di approvvigionamento: “Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno per gestire la fase 2“, ha detto sottolineando che al momento sono stati distribuiti 138 milioni di mascherine e le Regioni hanno ad oggi 47 milioni di mascherine nei magazzini. Arcuri ha poi annunciato che è stato siglato un accordo con 2 imprese italiane per realizzare 51 macchinari che produrranno tra 400 e 800mila mascherine al giorno. Macchine che lo Stato acquisterà. “Arriveremo presto a produrre almeno 25 milioni di mascherine al giorno“.

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