Buona Pasqua a tutti i nostri lettori ed in  particolare ai nostri medici di famiglia. Un grazie dovuto. Da un anno seguono il dramma di questa pandemia, giorno per giorno casa per casa. Con angoscia e apprensione, anche se a loro spetta rassicurare. Molti sono morti contagiati in servizio. Eppure sono stati in prima linea lo scorso marzo e lo sono anche questi giorni.

Scorrendo fb si scopre che anche ieri hanno vaccinato a domicilio pazienti infermi, (nella foto i medici di Capena, Barbetti, Montreali e Bernardoni) ascoltandoli chiedono di avere i vaccini e presto perché, al di la dei comunicati trionfanti, c’e’ ancora da coprire molti fragili. Sono quasi del tutto disarmati. Hanno pochi vaccini e pochi ne avranno. Si è scelta la politica degli hub, necessaria per una vaccinazione di massa, declassando un atto medico a semplice “punturina”.

Al momento il nostro sistema regionale funziona, ha vaccinato oltre un milione di persone ma non basta: di questo passo, avvertono i medici, non si va da nessuna parte. E chiedono di fare il loro lavoro, dateci i vaccini, fateci vaccinare. Solo cosi si può raggiungere l’immunità di gregge necessaria a far ripartire ogni cosa, in ogni dove.

I medici ci sono, a Fiano stanno dando una mano al sindaco per fronteggiare una situazione certamente molto critica per via dei tanti casi. Sono una risorsa del sistema sanitario pubblico,  la rete territoriale  quella di prossimità. Puntiamo su di loro e forse usciamo presto e bene da questo incubo.

Buona Pasqua.

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