Nostalgia e voglia di futuro. Saranno questi due sentimenti ad animare la V Festa della Trebbiatura che si terrà domani sabato 27 luglio e domenica 29, nella grande aia dell’Azienda agricola della famiglia Di Pietro a Capena al numero 81 della via provinciale Capena- Morlupo. Festa del sentimento e della autentica cultura rurale. Gli elementi ci sono tutti,  si inizia sabato alle 17.30  con la rievocazione storica dell’antica trebbiatura: le gregne di grano arriveranno con un carro trainato da due rarissimi esemplari di mulo italiano, Romana e Siberiana e  della scuderia di Mario Rosati. Si potrà assistere a  tutta la fase di raccolta e trasformazione: dalla spiga al chicco per poi assistere alla pressatura della paglia a mezzo di un’antica pressa paglia a testa di cavallo. Sia la trebbiatrice che la pressa non hanno motore ma sono azionate dalle pulegge di un antico trattore. Non manca la presentazione di un libro, autore Carlo Renzi.  A seguire il laboratorio: come nasce una birra a partire  dal cereale. Per arrivare poi all’incontro con il noto cabarettista abruzzese ‘Nduccio” per ridere tutti insieme.

Domenica si riparte ale 17.30

La domenica si aprirà sempre alle 17.30 con la trebbiatura per proseguire con l’incontro con l’archeologa Pina Micheli che racconterà dell’indissolubile amicizia tra il Papavero ed il Grano. Quindi una cagliata in diretta a cura di Pino Riti dell’omonimo caseificio. Nell’aia dopo la trebbiatura si rideva , ballava e si mangiava. A supporto di questo passaggio obbligato cibi di produttori locali dolci e gelati genuini. La festa è organizzata dalla famiglia Di Pietro ed è patrocinata dal Comune di Capena e Regione Lazio. Un inno alla ruralità che resiste. 

 

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