A Capena nasce la nuova piazza e si taglieranno cinque pini di 80 anni. Stanno lì dai primi anni ‘50, quando fu disegnato il nuovo ingresso al paese con la realizzazione degli storici giardini e il chiosco. Prendeva forma, allora, un nuovo e più moderno accesso al centro abitato con una strada contornata dai grandi alberi, una “prospettiva“ elegante per le passeggiate domenicali fuori porta e le processioni religiose. Per il paese quell’area infatti era periferia.

Oggi la configurazione del centro appare capovolta: l’area dei giardini è il centro,  l’area storica oggi invece, diversamente da allora, è spopolata. I cinque pini sono i soli superstiti di quella orgogliosa piantumazione e sono, ovviamente, parte della memoria collettiva, quasi un tratto identitario che scompare. Comprensibile il dibattito innescato dalla notizia.

Arriveranno almeno 10 lecci 

Ma, come ha spiegato in un post l’assessore all’ambiente Giandomenico Pelliccia, non si torna indietro, la decisione è presa. 

“Come è possibile leggere dalla relazione degli agronomi incaricati per verificarne la stabilità – spiega Pelliccia – gli alberi che verranno tagliati presentano uno stato vegetativo ancora attivo ma le condizioni strutturali presentano fattori di rischio oggettivo, tali da consigliarne quanto prima il taglio. Per condizioni strutturali si intende: disallineamento rispetto all’asse verticale di oltre 3m e  radici mozzate da interventi pregressi sulle strade che ne compromettono fortemente la stabilità.

Nel 2015 uno dei pini dei “giardinetti” cadde colpendo fortunatamente solo una macchina. Questo evento, nel 2020, a seguito di una sentenza, vide l’esborso di soldi pubblici pari a circa 30 mila euro di indennizzo. In conseguenza di quanto accaduto all’epoca, l’amministrazione ne fece tagliare 6 o 7 senza piantarne in sostituzione neanche uno”.

Questa volta dovrebbe andare diversamente:  “Per ogni albero tagliato ne verranno piantati altri, di specie più idonee ai contesti urbani – prosegue l’assessore – quindi, al posto di 5 pericolosi pini ne verranno inseriti almeno il doppio di una misura di 3/4 metri, probabilmente lecci”.

Piante robuste, longeve, sempreverdi e dalla folta chioma. Non resta che attendere.

 

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