Caro denaro, quanto mi costi?

Perché è importante conoscere il valore del denaro per le scelte che facciamo ogni giorno.

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Il denaro: lo sappiamo tutti quanto sia fondamentale per la nostra vita, lo guadagniamo e lo spendiamo ogni giorno, lo utilizziamo per soddisfare le nostre necessità, anche per toglierci qualche capriccio e qualche soddisfazione.

Una bella vacanza, la macchina nuova, l’ultimo modello di smartphone, la rata del mutuo, la lavatrice nuova, il dentista. Sono tutte cose che paghiamo ogni giorno e che hanno un costo, più o meno alto.

Da cosa dipende questo costo e perché si parla di costo del denaro?

Conoscere il valore del denaro è un’informazione importante se vogliamo proteggere i nostri interessi e amministrare i nostri beni.

Ci permette di scegliere consapevolmente. Cosa? Tutto. Ogni giorno prendiamo decisioni che riguardano il denaro.

Tutto è calcolato in base ad esso: le case, il pane, le automobili, i beni che consumiamo, il nostro lavoro, i nostri risparmi.

Vediamo in concreto come calcolare quanto costa il denaro.

Possiamo aprire un giornale o un sito economico e cercare i tassi d’interesse.

Facile trovarli.

Ci troveremo davanti vari tipi di tassi. Di cosa si tratta?

Euribor. Tasso di riferimento BCE. Irs.

Troviamo (dati aggiornati al 10 maggio 2021) tasso Euribor 1 mese che vale -0,55 (MENO 0,55)

Questo è il costo del denaro in Europa.

Il costo del denaro è negativo!

Vuol dire che se deposito il mio denaro, teoricamente dovrei ritirare, alla scadenza, meno di quello che ho depositato. Il tasso d’interesse è negativo.

Per tenere i soldi in sicurezza, in molte banche europee, devi pagare.

Questo spiega il motivo per cui la vostra banca non offre un tasso di interesse allettante. O meglio questo spiega il motivo per cui una banca sana non offre tassi di interesse allettanti su depositi e conti.

Se qualche istituto offre tassi “elevati”, la domanda da porsi è: perché?

Alcune banche, anche italiane, applicano un tasso di interesse negativo sulle masse depositate dalla clientela.

Abbiamo controllato la nostra?

In Europa questo è consolidato.

In Germania, Svizzera, Danimarca ed altri paesi si stanno perfezionando operazioni di mutuo a tasso negativo.

Se qualcuno ve lo avesse detto qualche anno fa, ci avreste mai creduto?

No. Ci saremmo fatti una risata.

Chiediamoci ora: come fa quella banca, che ci inonda di pubblicità, ad offrirmi il 2% o il 3% sul deposito? Come fanno alcune banche a pagare la liquidità dei clienti a tassi così alti (positivi) se il costo del denaro è negativo?

Domandiamoci: perché invece di prendere sul mercato finanziario i soldi allo -0,55% (negativo), li vogliono prendere dai correntisti privati, offrendo loro tassi decisamente fuori mercato?

Quel -0,55% (negativo) è il valore dell’Euribor a 1 mese, che è il parametro di norma utilizzato per gli scambi di denaro tra le banche.

Ricordiamoci che ci sono banche a forte rischio default, alcune di esse allettano i clienti con tassi fuori mercato e a volte lo fanno perché non ottengono credito dalle altre banche.

Cosa vuol dire? Che se una banca è considerata a rischio, nessun’altra banca le presterà soldi e questa dovrà chiederli ai suoi correntisti.

Ecco: quella banca penserà di chiedere soldi ai suoi clienti offrendo un tasso che possa essere allettante.

Detto tutto questo, cosa comporta che il costo denaro oggi è negativo?

Se una banca ha liquidità e deposita i soldi presso la Bce (Banca Centrale Europea), dovrà pagare: se deposita una somma ne otterrà indietro di meno.

Oggi per tenere i soldi al sicuro si deve pagare o nella migliore ipotesi non ricevere nulla, perché la banca, per far fruttare i soldi, dovrà prestarli ai clienti privati ed alle imprese, dai quali otterrà un tasso di remunerazione positivo attraverso prestiti personali o similari.

Ma rischierà di non rivederli tornare indietro. Quindi, quando la banca presta il denaro, rischia. Rischia tutto il capitale. E se lo deposita presso la Banca Centrale Europea (Bce) deve pagare un interesse negativo pari all’euribor o al tasso di riferimento Bce (il tasso Bce è come l’euribor: entrambi negativi).

Qui c’è la correlazione tra rischio e guadagno. Se si rischia c’è possibilità di guadagno, se rimango in sicurezza si avrà un rendimento negativo.

Questo è il mercato di oggi.

Alcune banche hanno necessità di prestare denaro ai correntisti tramite mutui e finanziamenti, per riceverlo indietro con tassi più alti.

Sottolineo questo aspetto, prestare soldi non raccogliere soldi.

Chi raccoglie soldi e gestisce masse ha un obiettivo diverso ed usa strumenti diversi.

Detto questo, chiediamoci perché quella banca o la nostra banca ci offre tassi elevati, rispetto il mercato e non dimentichiamoci quello che è successo ad esempio al Monte Paschi di Siena o alle banche venete.

Oggi affidare i nostri risparmi ad un istituto affidabile deve essere il risultato di una decisione consapevole.

Scegliere con cura è il primo passo per proteggerci.

 

 

 

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