L’ASD Lupi di Marte lancia un nuovo progetto: Boccia Paralimpica.

Un progetto che si basa sui valori cardine della società sportiva come l’amicizia, l’integrazione e l’appartenenza, supportati negli anni anche da Giulio Marchetti.

Nel 2020 nasce l’ASD Pianeta Boccia da un’idea di Giulio Marchetti e da altri genitori di figli con disabilità. Grazie a Giulio, l’ASD Lupi di Marte si è avvicinata al mondo paralimpico e in particolare dello sport di boccia paralimpica.

 

Cos’è la boccia paralimpica

La boccia paralimpica è, forse, lo sport che maggiormente esprime lo spirito paralimpico fra quelli dei Giochi perché è l’unico praticabile da persone con disabilità grave e gravissime. Questo sport regala molteplici benefici quali: autocontrollo, autostima e integrazione sociale.

È stato introdotto in occasione delle Paralimpiadi 1984, ad oggi il numero dei suoi tesserati cresce in modo esponenziale. Lo scopo del gioco è quello di avvicinare il più possibile le bocce a un obiettivo, cioè una pallina chiamata “jack” (il boccino). Alcuni atleti lo praticano in autonomia, altri attraverso uno scivolo e un tecnico, possono essere tirate e spinte con i piedi.

Lo scorso 13 dicembre si è svolto con successo il primo open day gratuito di boccia paralimpica. Nei giorni 18 e 20 dicembre, sempre dalle ore 16 alle 18, si svolgeranno gli altri open day presso il Centro Sportivo Salvatore Delogu in via Don Mario Zuccante 1 a Castelnuovo di Porto promossi dall’ASD Lupi di Marte.

 

Da gennaio 2024 avranno inizio i corsi con iscrizione e quota mensile. I corsi saranno aperti a tutte le persone con qualsiasi forma di disabilità, le uniche condizioni da rispettare sono di stare seduti e di avere sempre un accompagnatore in palestra. Lo sport si potrà praticare sia a livello agonistico che non. Solo a livello agonistico gli atleti verranno classificati dalla Federazione Italiana Bocce in base alla disabilità, per poter essere poi inseriti nella giusta categoria di gara.

Noi de Il Nuovo Magazine abbiamo parlato con uno dei due tecnici federali, Francesca Stazi, che ci ha spiegato come funziona lo sport e cosa potrebbe rappresentare per la comunità. Ci spiega come questo sport sia altamente socializzante e faccia aumentare l’autostima dell’atleta. Non solo, l’ASD si sta organizzando per poter fare delle dimostrazioni nelle scuole di boccia paralimpica, in modo tale da far comprendere ai più giovani cos’è l’integrazione sociale e l’importanza di rendere lo sport accessibile a tutti, abbattendo qualsiasi tipo di barriera sociale. L’augurio dell’ASD è quello di crescere e di far conoscere sempre di più con l’aiuto della comunità.

Per chi volesse avere delle informazioni più dettagliate rispetto alla tipologia dell’attività proposta, potete contattare i numeri di telefono che trovate nella locandina qui di seguito.

 

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