Alcune settimane fa abbiamo assistito, tramite Facebook o altri canali pubblici, a scambi spesso accesi fra i sindaci di Ponzano e San’Oreste, in relazione a un possibile futuro impianto per il riutilizzo della frazione organica dei rifiuti urbani e la produzione di biometano. Prima di entrare nel merito, le chiediamo: non crede che su temi così importanti due sindaci dovrebbero dialogare più che litigare?
Lungi da me il desiderio di litigare. Conosco il sindaco di Ponzano da tempo e abbiamo sempre avuto ottimi rapporti. Tant’è che appena ho avuto notizia dell’impianto mi sono premurata di telefonargli per avere informazioni.
E ho partecipato al primo incontro informale del 13 ottobre, nel suo ufficio, con altri sindaci della zona. La mia reazione più recente nasce da una sua chiusura successiva e dal rifiuto di affrontare il tema in conferenza dei sindaci.
La Regione Lazio registra un deficit di impianti, tanto che spesso i rifiuti sono esportati in altre regioni o addirittura all’estero, con aggravio sia economico che ambientale. L’impianto di Ponzano non potrebbe contribuire a chiudere questo deficit?
La mia posizione critica nei confronti dell’impianto di Ponzano non riguarda l’idea generale, di chiudere il ciclo dei rifiuti, ma due punti fondamentali: l’ubicazione in prossimità del Tevere e di una riserva naturale e, in particolare, le dimensioni, ben superiori alle esigenze della nostra area.
A Sant’Oreste produciamo ogni anno circa 150 tonnellate di rifiuti organici. L’impianto si propone di trattarne 100 mila. Facendo un po’ di calcoli, questo corrisponde a oltre 2 milioni di persone.
Quali sono le sue proposte alternative?
Io sono a favore di chiudere il ciclo, ma con impianti di dimensioni inferiori, prevedendo in aggiunta anche le compostiere di comunità [che producono solo compost, a fronte di costi soprattutto legati al personale N.d.r.].
Ho chiesto inoltre ai consiglieri regionali di definire un Piano regionale dei rifiuti, che aiuti i comuni a coordinarsi nel gestire il problema.
Come gestisce i rifiuti organici il Comune di Sant’Oreste, dove li porta e quanto paga per il loro smaltimento?
Il nostro Comune ha di recente svolto una gara e ha aggiudicato la raccolta differenziata alla società AVR, che si occuperà della raccolta differenziata e del conferimento di tutti i rifiuti.
Non sono in grado così su due piedi di indicare il prezzo dell’umido (che è compreso nel prezzo complessivo), né i luoghi di conferimento, di cui si occuperà la società aggiudicatrice.
Lei parla dell’ubicazione dell’impianto, ma sembra che Ponzano intenda collocarlo in un ex cementificio nei pressi del casello
In verità, io non capisco perché l’ex cementificio non sia stato smantellato. La zona della Valle del Tevere ha un potenziale turistico e agricolo da promuovere.
Ribadisco comunque: il tema è importante e le soluzioni vanno trovate assieme, in seno alla conferenza dei 17 sindaci presieduta dal sindaco di Fiano, Ottorino Ferilli.