Ieri, giovedì 20 aprile, è uscito nelle sale cinematografiche il film “Il sol dell’avvenire”, diretto da Nanni Moretti. Regista che, come di consueto per le sue opere, ha già diviso critica e pubblico tra chi adora il film è chi lo ha trovato decisamente poco interessante.
C’è nostalgia un po’ ovunque in questa nuova commedia di Moretti, un film che dopo Tre piani e Mia madre, un pochino più lontani dai suoi consueti approdi, torna a quel tipo di cinema che ha inaugurato con Caro diario (nel nuovo film troviamo una scena che riprende in chiave moderno il celebre giro in veste tra Garbatella e Monteverde) e Aprile, fatto di una vita quotidiana che potrebbe anche essere la sua, fatto di cinema italiano, considerazioni sul suo tempo e su piccole questioni che parlano di qualcosa di più grande.
Questo film fuori dal tempo, che desidera essere leggero (e lo è in maniera sublime nelle tre famose canzoni cantate da Moretti), ha il pregio di sapere benissimo di esserlo, di essere consapevole dell’abbandono alla nostalgia che si concede.
Divertente a tratti, intimista sempre, racconta la realtà come Moretti vorrebbe che fosse.
Nel cast, oltre a Nanni Moretti, troviamo Mathieu Amalric, Margherita Buy, Silvio Orlando, Barbora Bobulova, Benjamin Stender, Jerzy Stuhr, Elena Lietti, Blu Yoshimi, Flavio Furno, Beniamino Marcone, Laura Nardi, Francesco Brandi, Francesco Rossini, Rosario Lisma.