I giudici popolari sono cittadini che integrano la composizione del collegio giudicante presso le Corti d’Assise e le Corti d’Assise d’Appello (quelli che nei processi in tv portano la fascia tricolore, per intendersi). Si tratta, pertanto, dei processi penali relativi ai delitti di sangue e ai reati più gravi. Lo spirito del giudice popolare è quello di rendere partecipe il popolo, detentore della sovranità, nel giudizio, affiancando il giudice togato, il quale mantiene il ruolo più tecnico di iuris dicere.
Per essere iscritto nell’albo dei giudici popolari è possibile presentare domanda presso il proprio Comune di residenza entro il prossimo 31 luglio.
I requisiti da possedere sono la cittadinanza italiana, il godimento dei diritti civili e politici, la buona condotta morale, un’età compresa tra i 30 e i 65 anni e la licenza media (mentre per la Corte d’Assise d’Appello è richiesto il diploma).
La Commissione comunale, una volta presentata la domanda, accerta il possesso dei requisiti e provvede all’aggiornamento degli elenchi definiti entro il 30 agosto.