A Fiano Romano il nuovo sindaco potrebbe essere donna. Le premesse per la svolta di genere ai vertici dell’Amministrazione comunale sono già in campo, Fratelli d’Italia e tutto il centrodestra infatti candidano Simona Bossi,  dirigente d’azienda, figlia del pittore futurista Sibò mentre il Pd e suoi alleati coltivano in vaso la piantina di questa ipotesi: puntare su una donna per cambiare schema di gioco.

A  Fiano non c’è mai stata una sindaca. Rompere questo tabù può aiutare, anche, ad evitare una guerra devastante a sinistra.  Il rischio di una campagna elettorale avvelenata ad oggi è molto elevato a tutto vantaggio del centro destra.

A Fiano la sinistra non ha mai proposto una donna

All’origine della frattura la decisione del sindaco Ottorino Ferilli di sostenere, appoggiare, condividere, dopo averla cullata e suggerita, la candidatura dell’indipendente Davide Santonastaso, vice sindaco in carica e proveniente da Sinistra e libertà.

La sua candidatura è stata decisa in modo autonomo dal vice sindaco, fatta propria da Art 1 e sindaco e dichiarata non trattabile.  Risposta negativa anche alla proposta di primarie avanzata dal Pd e giudicata “tardiva” anche se probabilmente le elezioni si terranno il prossimo autunno. “Cambiare puntando su una donna sarebbe un bel segnale di rinnovamento – spiega Nicola Santarelli, assessore comunale ai Lavori pubblici e uomo di punta del Pd locale – anche se ad oggi è poco più di una bella idea. Però è tra le possibilità che stiamo sondando”.

Fiano Romano, roccaforte rossa della Tiberina, su questo terreno è molto indietro rispetto ai comuni dell’area. Oggi hanno un sindaco donna Filacciano, Sacrofano e S. Oreste. Capena ha eletto, dieci anni fa  come primo cittadino il medico Antonella Bernardoni, lo stesso a Riano nel 2011 con la sindaca Ricceri mentre a Castelnuovo già nel 1995 fu la volta di Alessandra Paradisi. 

Nel 2021 potrebbe accadere anche a Fiano.  

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