Se nell’artico precedente abbiamo visto come l’Italia sia il fanalino di coda rispetto ai grandi Paesi europei, oggi vediamo un dato positivo.
Lo scorso marzo l’Italia ha ridotto i consumi di energia elettrica del 5% rispetto allo stesso mese del 2022, consumando in totale 260 GWh. Questo dato, inoltre, mostra una diminuzione del -0,3%, rispetto al mese scorso.
Questi dati sono stati forniti da Terna, società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, e che aggiunge un altro dato positivo: una diminuzione dei consumi del comparto industriale pari a circa il -1% rispetto al marzo 2022.
Se da un lato la richiesta di energia elettrica è diminuita dall’altro lato è aumentato il contributo delle rinnovabili a questa richiesta, passando dal 28,4% (marzo 2022) al 33,5% dello scorso marzo.
Nello specifico, nel giorno di Pasquetta le rinnovabili hanno coperto il 55% del fabbisogno energetico del Paese, arrivando a toccare quota 90% nella fascia oraria 14:00 – 15:00. Questo picco è stato possibile grazie agli impianti fotovoltaici ed eolici. (ANSA).