Il corona virus e la quarantena ci bloccano a casa e, nel 90% dei casi, ci metteno davanti a un cellulare, un computer, uno schermo. Social, messaggi, siti internet. Condividi, invia, inoltra, commenta. E creano rabbia, odio, paura, panico, allarme. Spesso infondato.

Stando alla definizione della Treccani per infodemia si intende la “circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili“. Un’onda senza fine, che si diffonde con la velocità di un click. E non lascia scampo neanche alla nostra area.

Nelle ultime ore era circolata infatti la notizia che “dalle 11 di questa sera fino alle ore 5 del mattino faranno disinfestazione con gli elicotteri in tutta la città come c’è stato (sic) in Cina quindi stasera ritiriamo biancheria e per chi possiede animali farli entrare“. Una notizia che ha costretto il Comune di Rignano Flaminio a diramare un comunicato di smentita.

Il comunicato del Comune di Rignano Flaminio

Ancora più grave il caso di Riano, dove si era diffisua la fake news di una cassiera del Carrefour, in Via Vigna del Piano, positiva al COVID-19, pubblicata su diversi siti di informazione. Dopo i dovuti accertamenti ecco la comunicazione del Sindaco:

Il post del Comune di Riano che ha smentito la notizia falsa

E poi Castelnuovo, Mazzano Romano, Faleria, Sant’Oreste, paesi e cittadine dove spuntano, a ritmo di ore se non di minuti, infettati nascosti, contagiati non denunciati, trasferimenti segreti. E, ovviamente, inventati.

LE FAKE NEWS SUL VIRUS IN GIRO PER L’ITALIA

Ma le bufale circolano in tutta Italia. Come quella del virus che “non resiste al calore e muore se esposto a temperature di 26-27 gradi : quindi consumate spesso durante il giorno bevande calde come the, tisane e brodo, o semplicemente acqua calda: i liquidi caldi neutralizzano il virus e non è difficile berli” oppure che il corona virus sia “piuttosto grande (diametro circa 400-500 nanometri), quindi ogni tipo di mascherina può fermarlo“. Peggio ancora è il consiglio di “Fare gargarismi con una soluzione disinfettante a base di varechina che elimina o minimizza la quota di virus che potrebbe entrare nella vostra gola: così facendo lo eliminate prima che scenda nella trachea e poi nei polmoni“.

Per capire se si tratta di una fake news bisogna innanzitutto chiederci: qual è la fonte? Ma su questo punto ci torniamo più avanti. Un metodo ancora più semplice è quello di copiare il messaggio e cercarlo su Google: vedrete subito che la bufala è già stata segnalata.

L’altro virus: quello della paura che circola sui social

Se volete investire del tempo sulla questione, Il Post ha creato una pagina appositamente per smontare tutte le notizie inventate (la potete trovare cliccando qui). Per informarsi bene, in maniera facile e soprattutto affidabile, sempre Il Post ha creato una newsletter: arriva tutte le sere nella vostra casella email, ha numeri, pareri, ultime news, dati e soprattutto uno stile diverso, rapido, vivace. Potete iscrivervi collegandovi qui.

COME INFORMARSI SUL CORONA VIRUS

Con questo arriviamo al punto centrale: come non cadere nelle fake news? Come non abboccare a tutto? Un po’ di tempo fa l’IFLA, l’International Federation of Library Associations and Institutions, aveva pubblicato un piccolo vademecum per ogni tipo di fake news. Eccolo qua sotto:

8 semplici regole per riconoscere le fake news

Quando arriva un audio su WhatsApp di un fantomatico ricercatore, quando apriamo un messaggio senza fonte, quando condividiamo senza riflettere, dovremmo prima farci una serie di domande: chi è l’autore di questo contenuto? Quali sono le sue fonti? Il sito è un sito affidabile? Qual è la data di pubblicazione?

Serve fermarsi, pensare, capire, comprendere. Serve fare affidamento alle fonti ufficiali. Sui social, i profili istituzionali di Comuni e Regioni, nonché quelli del Governo e del Ministero della Salute. Per quanto riguarda i siti internet bisogna leggere e contare sulle testate giornalistiche autorevoli: dall’agenzia Ansa ai vari siti di Corriere, Repubblica, La Stampa, Il Messaggero (e quello de Il Nuovo Magazine, ovviamente, che ha smentito quest’altra notizia falsa). Come scritto da Wired, poi, ci sono alcune piattaforme ancora più settoriali: Epicentro, portale epidemiologico dell’Istituto Superiore di Sanità, oppure la stessa sezione dedicata al Nuovo Corona Virus del Ministero della Salute.

Invece di correre, condividere, inoltrare e creare panico senza senso, basta fermarsi, leggere e capire quel che si legge. Serve un briciolo di tempo (e in quarantena ne abbiamo tanto) e di attenzione in più per bloccare un altro virus, quello della paura. E per farlo dipende anche da noi.

 

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