La Regione Valle d’Aosta ha inviato al Governo nazionale la lettera aperta sottoscritta da nove magistrati del Tribunale di Aosta in cui si sostiene che le passeggiate non sono da considerarsi un illecito durante l’emergenza coronavirus e che i soldi spesi per i controlli sarebbe meglio utilizzarli per il sostegno alle piccole comunità montane. A trasmettere il testo – secondo quanto appreso dall’ANSA – è stata la Protezione civile valdostana, al fine di avere un parere sull’interpretazione definitiva del decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri che ha introdotto restrizioni sugli spostamenti dalla propria abitazione per evitare la diffusione del contagio.

A chiedere un “alleggerimento” delle restrizioni è anche una petizione – dal titolo “Restituiteci le nostre montagne” e sottoscritta, tra gli altri, dallo scrittore Paolo Cognetti – che ha raggiunto circa 7.000 firme. “Una riduzione delle restrizioni sulle passeggiate e l’attività motoria – commenta l’assessore regionale all’ambiente, Albert Chatrian – è utile e necessaria vista la conformazione del territorio valdostano. Ci deve però essere una presa di coscienza da parte della comunità, è fondamentale un senso civico per evitare di creare situazioni che possono andare ad appesantire la già precaria situazione del sistema sanitario”.

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