L’arancione da sabato 16 gennaio sarà il colore più diffuso, visto che per finirci adesso basta un indice di contagio superiore a 1 e non più a 1,25. E sono ben dodici le regioni e tra queste il Lazio, che finora è sempre stata zona gialla, a rischiare di finirci: Umbria, Val d’Aosta, Sardegna, Puglia, Molise, Liguria, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna, Sicilia e Calabria.
Qui spostamenti liberi solo all’interno del Comune. Il governo sta valutando solo una deroga agli spostamenti all’interno della regione per raggiungere la seconda casa. Vale naturalmente anche qui il divieto di ricevere più di due persone in casa mentre sarebbe consentito muoversi per un raggio di 30 chilometri (ma non per raggiungere un capoluogo di provincia) agli abitanti di centri con meno di 5000 abitanti.
Restano aperti i negozi, tranne i centri commerciali nel weekend, ma chiudono bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie. Per l’asporto e il domicilio varranno le stesse regole di tutte le altre zone.
Chiusi invece i musei e, come nel resto d’Italia, cinema, teatri, mostre, fiere e congressi. E palestre, piscine e impianti da sci.
La ripresa delle lezioni in presenza anche alle superiori è consentita ma ogni regione decide per sé dunque bisognerà consultare le ordinanze regionali.