Da domani le Regioni italiane saranno divise in tre fasce – gialla, arancione, rossa – a seconda del rischio legato alla pandemia.
Da questa mattina sui social è tutto un susseguirsi di analisi (siamo diventati ormai un popolo anche di virologi e scienziati) che fanno riferimento al numero dei contagi nelle varie regioni.
In realtà, gli indicatori con i quali il governo ha deciso la suddivisione delle varie regioni sono ben 21. Eccoli.
I primi sei indicatori riguardano il “processo sulla capacità di monitoraggio”, altri sei indicatori sono stati individuati in riferimento al “processo sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti” e gli ultimi indicatori, ben nove, sono quelli “di risultato relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari”. Eccoli, qui di seguito:
1. Numero di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio sintomi/totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
3. Numero di casi notificati per mese con storia di trasferimento/ricovero in reparto di terapia intensiva (TI) in cui è indicata la data di trasferimento o ricovero in Tl/totale di casi con storia di trasferimento/ricovero in terapia intensiva notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
4. Numero di casi notificati per mese in cui è riportato il comune di domicilio o residenza/totale di casi notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
5. Numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali sociosanitarie (opzionale).
6. Numero di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata (opzionale).
Capacità diagnostica e sulla gestione dei contatti
7. Percentuale di tamponi positivi escludendo per quanto possibile tutte le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti, complessivamente e per macro-setting (territoriale, PS/Ospedale, altro) per mese.
8. Tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi.
9. Tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento (opzionale).
10. Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale al contact-tracìng.
11. Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale alle attività di prelievo/invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento.
12. Numero di casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata ima regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di infezione confermati.
Trasmissione e la tenuta dei servizi sanitari
13. Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni.
15. Numero di casi riportati alla sorveglianza sentinella COVID-net per settimana (opzionale).
16. Numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza integrata COVID-19 per giorno.
17. Numero di nuovi focolai di trasmissione (2 o più casi epidemiologicamente collegati tra loro o un aumento inatteso nel numero di casi in un tempo e luogo definito).
18. Numero di nuovi casi di infezione confermata da SARS-CoV-2 per Regione non associati a catene di trasmissione note.
19. Numero di accessi al PS con classificazione ICD-9 compatibile con quadri sindromici riconducibili a COVID-19 (opzionale).
21. Tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti COVID-19.