PER IL RADDOPPIO DELLA CESANO BRACCIANO 260 MILIONI
Per ferrovie regionali del Lazio arrivano 435 milioni di euro. Sono stati stanziati dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) nell’ultima seduta. Serviranno per potenziare il nodo di Roma e raddoppiare alcune ferrovie più utilizzate dai pendolari. In particolare 260 milioni sono destinati a finanziare i lavori per il raddoppio della tratta Cesano-Bracciano sulla Fl3 Roma Viterbo, “opera prioritaria per migliorare la qualità della vita dei cittadini del quadrante nord della Regione – spiega Eugenio Patanè – presidente della Commissione regionale trasporti – da sempre caratterizzato da forte pendolarismo”.
70 MILIONI PER IL RADDOPPIO DELLA CAMPOLEONE NETTUNO
Nell’aggiornamento del Contratto di Programma tra Ministero e Rete Ferroviaria Italiana per gli anni 2018-19, è stato approvato anche lo stanziamento di 70 milioni per il raddoppio della ferro Campoleone – Nettuno-, sulla tratta verso Aprilia. Opera importante e strategica, attesa da tanti anni dagli abitanti, ad esempio di una grande area urbana a cavallo tra le province di Roma e Latina, come pure da quelli del comune di Lanuvio. Infine altri 105 milioni di euro sono stati sbloccati per l’ammodernamento e l’aggiornamento tecnologico dei sistemi di coordinamento e sicurezza del nodo ferroviario di Roma.
A FINE ANNO PROGETTO PER CHIUSURA ANELLO FERROVIARIO
“Non è tutto quello che desideravamo- aggiunge Patanè – avremmo voluto finanziamenti anche su altre infrastrutture stradali. Sono però risorse importanti per rendere più innovativa e moderna l’intera rete ferroviaria, così da offrire ai cittadini romani e ai tanti pendolari che tutti i giorni, per studio e lavoro, si recano a Roma, dei servizi più veloci e comodi con linee più rapide e sicure”. Per quanto riguarda la Regione invece il presidente della Commissione trasporti comunica “che i lavori di progettazione preliminare per la chiusura dell’anello ferroviario stanno andando avanti e che per fine anno avremo il progetto preliminare da discutere con tutte le istituzioni”. Un traguardo storico.