Qualche settimana fa una mia amica mi ha raccontato una storia un po’ stravagante, ha trovato un libro nel posto più improbabile e me lo ha regalato.
Un gesto che di certo non passa inosservato, il pensiero di un’amica al solo sguardo di un oggetto e pensare che all’altra possa piacere. Come si suol dire “la bellezza dei piccoli gesti” ma la bellezza non resta solo qui, va oltre.
Teresa De Leonardis autrice del libro “diciotto anni in diciotto metri” ha capito realmente cos’è la bellezza dei piccoli gesti. In questo libro di un centinaio di pagine ricorda e ringrazia, in 86 racconti, tutte le persone che hanno fatto parte della sua quotidianità.
“Voi siete parte della mia memoria, come un albero cresciuto in mezzo ai mattoni del mio ufficio […] una memoria più vasta dei diciotto metri che mi stanno intorno”.
Questo è quello che scrive prima dei suoi racconti posti secondo un ordine meticoloso, dalla A alla Zeta. De Leonardis la bellezza l’ha vista in un semplice saluto dall’altra parte della strada, in regali di dolci fatti in casa e di verdure dell’orto.
Tutto ciò resta impresso nella sua memoria, come scrive verso le ultime righe del suo libro:
“L’emozione di un tempo mi ha sopraffatto, ho sentito le voci ho sentito risate ho sentito commenti […] mi sono servita soltanto degli occhi per scattare una foto da sviluppare in quella camera oscura che è la memoria”.
Un pensiero che fa riflettere come, a volte, una semplice conversazione, un sorriso o un saluto possano restare per sempre nella memoria più intima di una persona.
Trova meraviglioso come l’autrice abbia scritto un libro per ringraziare ogni singola persona che in diciotto anni è entrata nel suo ufficio di diciotto metri a Campagnano di Roma.