Domani è il giorno tanto atteso per i destini della discarica che dovrà accogliere i rifiuti di Roma. Tra i siti ipotizzati da settimane circola quello della discarica di proprietà di Idea 4, ubicata a Magliano Romano. Tra ventiquattro ore si riuniranno il Ministero per la Transizione Ecologica (Mite), la Regione Lazio e la sindaca Virginia Raggi per individuare il sito idoneo ad accogliere l’immondizia capitolina. Secondo quanto emerso finora, non dovrebbe ricadere all’interno del Comune capitolino ma nella provincia romana. Si parla di Albano, si vocifera insistentemente su Magliano Romano. Su quest’ultima (folle) ipotesi c’è stata la naturale e forte reazione del sindaco di Magliano Romano, dei suoi colleghi della nostra area, dell’Associazione Ecologica Monti Sabatini (che da sempre si batte con forza contro questa possibilità).

In attesa di quanto succederà domani, vi proponiamo l’intervista con Francesco Mancini, primo cittadino di Magliano Romano, che abbiamo realizzato la scorsa settimana, corredata anche delle richieste ufficiali fatte all’assessore Regionale Valeriani. Che non ha mai risposto.

Sindaco Mancini, a quanto pare sulla vicenda dei rifiuti di Roma si continua da più parti a indicare la discarica di Magliano Romano come possibile soluzione. Cosa sta succedendo?

Avrei piacere di sapere anche io cosa stia realmente succedendo. Abbiamo appreso tutti la notizia di una possibile individuazione di Magliano Romano quale sito per realizzare la discarica di servizio di Roma Capitale attraverso gli organi di stampa, i quali riportavano per l’appunto che dal Comune di Roma si stava facendo avanti in maniera sempre più concreta la volontà di portare i rifiuti della Capitale nel Comune di Magliano Romano. Ma a spaventare, più della notizia, è stato il silenzio e la mancanza di una smentita ufficiale sia da parte del Comune di Roma, che voglio ricordarlo, non può in alcun modo disporre dei territori dei Comuni della Città metropolitana, che da parte della Regione Lazio, alla quale compete in ogni caso l’autorizzazione delle discariche. Così mentre si consuma il violento scontro tra Regione Lazio e Roma Capitale, nel rimpallo di responsabilità, a pagare il conto delle inefficienze rischia di essere la provincia.

Un’immagine della campagna di sensibilizzazione contro la discarica a Magliano Romano portata avanti con caparbia e costanza dall’Associazione Ecologica Monti Sabatini.

Dalle notizie da noi raccolte, se sul tema rifiuti il Comune di Roma sarà commissariato, la Regione Lazio a quel punto avrà mani libere nella scelta di possibili siti e pochi vincoli grazie ai poteri di cui disporrà. È così?

Vogliamo augurarci tutti che non sia così. La crisi è ormai evidente e non credo possa essere risolta mediante un commissariamento, ancor meno mediante un commissariamento che deresponsabilizzi la politica dalla necessità di pianificare in modo corretto e fare scelte coerenti o peggio ancora tramite un commissariamento che operi con poteri extra ordinem derogando financo ai principi generali di prevenzione e precauzione, oltrepassando vincoli e derogando alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Ricordo che la Regione Lazio ha approvato non più di un anno fa un piano regionale di gestione dei rifiuti nel quale avrebbero dovuto essere valutate le dotazioni impiantistiche e i relativi fabbisogni per assicurare una corretta gestione dei rifiuti. Sembrerebbe che qualcosa sia da rivedere. Oltretutto proprio dal piano recentemente approvato dalla Regione sono state introdotte delle novità che abbiamo già avuto modo di segnalare in ordine alla derogabilità di alcuni vincoli legati ai criteri di localizzazione anche in caso di varianti sostanziali che lasciano aperta più di qualche perplessità tanto sull’opportunità quanto sulla legittimità. Come Conferenza dei Sindaci dell’area Cassia, Flaminia e Tiberina abbiamo segnalato il problema all’Assessorato regionale competente per ricevere chiarimenti e aprire un confronto senza mai ricevere risposte.

Dal punto di vista delle azioni intraprese dal Comune di Magliano Romano e da lei personalmente in queste settimane, quali le principali?

In queste settimane abbiamo dedicato molto tempo a dare il giusto risalto mediatico alla vicenda consapevoli del fatto che fosse prioritario informare i cittadini e renderli quanto più consapevoli della situazione e del rischio che si sta correndo. Di fondamentale importanza era far passare il messaggio che sta insorgendo un territorio non tanto perché non si vuole l’impianto o la discarica dietro casa, nessuno qui è affetto da sindrome NIMBY (not in my back yard), al contrario, siamo tutti pronti ad assumerci in modo collegiale la responsabilità di gestire i nostri rifiuti, ma in modo sicuro, conforme alle norme e rispettoso dei vincoli a tutela dell’ambiente e della salute pubblica. L’idea di una discarica di servizio di Roma Capitale a Magliano Romano, contrasta con tutti i vincoli previsti dal Piano di Gestione dei Rifiuti del Lazio per la localizzazione di discariche; con la carta dei vincoli della città Metropolitana che individua l’area interessata come soggetta a fattori escludenti a tutela integrale; con la Pianificazione urbanistica del Comune di Magliano Romano che prevede un sviluppo residenziale verso l’area in oggetto; con la Pianificazione del Parco Regionale di Veio che lambisce con le aree contigue l’area interessata. Insomma un’idea priva di senso e conflittuale con ogni strumento di pianificazione ad ogni livello. Sull’inidoneità del sito da un punto di vista tecnico poi si è detto molto, dalla vicinanza al centro abitato e ai luoghi sensibili, alla vicinanza ai pozzi di captazione comunali, alle numerose criticità di tipo geologico per l’elevata permeabilità del sito e la presenza di una falda emersa nell’area che dovrebbe ospitare la discarica. Ecco era importante ribadire in modo chiaro questi concetti.

Contestualmente sono state intraprese diverse attività di tipo istituzionale per ricevere chiarimenti e assicurarsi la riconferma dei vincoli attraverso audizioni in Commissione ambiente presso la Citta Metropolitana di Roma Capitale e attraverso interlocuzioni con gli uffici Regionali, dai quali stiamo aspettando risposte riguardo la nota vicenda del procedimento di valutazione di impatto ambientale più lungo della storia del Lazio (8 anni) non ancora concluso e curiosamente mai archiviato per improcedibilità. Con i colleghi Sindaci abbiamo poi chiesto un’audizione all’assessore ai rifiuti alla Regione Lazio Massimiliano Valeriani che ad oggi non ha ancora risposto alla nostra richiesta. Silenzi che, come dicevo prima, preoccupano e lasciano perplessi, tanto dal punto di vista della collaborazione istituzionale che del mancato ascolto riservato ai comuni della provincia da parte dell’assessorato.

 Su questa vicenda abbiamo registrato una vicinanza concreta e reale da parte di tutti i sindaci dei Comuni della nostra area. In questo ambito, ci sono iniziative che state organizzando?

Con i colleghi siamo in costante contatto, e da questo punto di vista ringrazio di cuore tutti i sindaci dell’area per la vicinanza, l’impegno e la collaborazione, a riprova del fatto che il problema non è solamente del Comune di Magliano ma dell’intera area. A breve ci riuniremo per valutare ulteriori azioni da dover intraprendere, fermo restando che da parte di tutti c’è la disponibilità a manifestare in ogni forma il dissenso per quello che sarebbe vissuto da tutti come un sopruso perpetrato nei confronti del territorio più debole della provincia e dunque più sacrificabile da un punto di vista elettorale. Di recente anche i Comuni che partecipano alla Comunità del Parco di Veio hanno preso posizione ribadendo la propria contrarietà per quella che sarebbe un’ipotesi che comprometterebbe in maniera irreversibile la fruibilità del Parco e le azioni di sviluppo sostenibile che da anni si stanno faticosamente mettendo in piedi nella direzione del turismo lento e della valorizzazione dei prodotti agricoli tipici del territorio. Oltre alla vicinanza dei Sindaci voglio ricordare però la vicinanza dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste che da anni si sacrificano e combattono per assicurare il rispetto delle regole, la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Un esempio di grande senso civico, responsabilità e maturità civile.

Siamo a luglio, molti cittadini sono finalmente in procinto per partire per le agognate vacanze. Per quelli che resteranno in zona, cosa possono fare per far sentire civilmente la propria voce di protesta contro questa sciagurata ipotesi?

Sicuramente partecipare alle attività svolte dai comitati e dalle associazioni impegnate nella lotta contro la discarica, è di questi giorni un’importante campagna di sensibilizzazione svolta dall’associazione ecologica Monti Sabatini tramite l’affissione nei comuni di striscioni e manifesti per sensibilizzare la cittadinanza sul tema discarica. Immagino che il contributo di ogni cittadino può essere prezioso. L’invito pertanto è quello di rimanere in contatto, restare aggiornati mediante i canali social e partecipare fisicamente durante future manifestazioni o incontri informativi. Ricordo che il supporto del Comitato NO discarica Magliano Romano, dei GRE Lazio e dell’associazione ecologica Monti Sabatini e Raggio Verde ha permesso negli anni di bloccare ampliamenti e trasformazioni della discarica di Magliano Romano. La partecipazione e il supporto sono pertanto di fondamentale importanza.

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