Sul fare o no della discarica di inerti di Magliano Romano la nuova Malagrotta, magari in formato mignon, si va formando quella concatenazione di elementi, in questo caso di scelte, che in meteorologia viene chiamata “tempesta perfetta”.

Ma andiamo con ordine. Sabato scorso numerosi sindaci dell’area (grandi assenti Capena, Fiano Romano e Formello) sono convenuti a Magliano Romano a sostenere il sindaco Francesco Mancini e ribadire il No alla trasformazione della discarica per accogliere rifiuti non pericolosi.  Insieme a loro centinaia di cittadini, consiglieri regionali e forte presenza dell’Associazione ecologica Monti Sabatini, da anni in prima linea contro questa ipotesi.

La prossima settimana l’assessore Valeriani scioglierà le riserve
La prossima settimana l’assessore regionale ai rifiuti, Massimiliano Valeriani, scioglierà le sue riserve dopo aver valutato le carte come promesso alla delegazione di primi cittadini ricevuta nei giorni scorsi. A meno che tra le norme attuali del piano rifiuti non si celi un grimaldello che permetta di andare in deroga ai criteri di localizzazione”. Ipotesi ad oggi non supportata da documenti ma di cui pure si è parlato nei giorni scorsi tra gli addetti ai lavori. 
Il grimaldello 
Se l’esistenza di questa norma grimaldello sarà confermata sarà l’aggancio perfetto per  atterrare nel territorio della provincia senza colpo ferire. Vedremo cosa dirà l’assessore regionale ai sindaci. Intanto  la questione ora è sul tavolo del neo sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Per evitare il commissariamento come accaduto in Campania, ha scritto una lettera al presidente della Regione e suo grande elettore Nicola Zingaretti, nella quale si impegna a trovare una discarica nel territorio della Capitale e l’altra nell’area metropolitana. Anche se la provincia non sembra ne sia sprovvista e i comuni interessati da quella di Magliano hanno una raccolta differenziata che oscilla tra il 70 e l’80%..
La parole ora passa al sindaco di Roma Gualtieri
Il fatto è che su dove realizzare quella romana non c’è nemmeno una ipotesi remota, per quella fuori dai suoi confini invece si punta e da mesi sul sito di Magliano Romano. Ha il vantaggio di essere già una discarica e con poche opere  potrebbe essere pronta in pochi mesi ad accogliere rifiuti della Capitale, almeno per un anno. Al netto di eventuali ampliamenti, che nessuno esclude.  Su entrambe dovrà porre la firma Roberto Gualtieri, poiché per legge oltre che sindaco di Roma è anche presidente della Città Metropolitana, l’ex Provincia di Roma.
Contro la tempesta perfetta ora c’è solo l’ultimo ombrello
Però non è detto che la tempesta perfetta si scateni. La Via, (valutazione impatto ambientale) è  ancora da chiudere e registra una lunga sequela di no espressi da comuni, asl, parco di Veio, i dubbi degli uffici di Città Metropolitana. E poi da valutare le osservazioni di comuni e associazioni. L’ultimo scudo. Ma se salta, il livello dello scontro salirà mentre sarà offerto al discredito l’impegno del sindaco, degli amministratori dei comuni limitrofi, dei cittadini e delle associazioni. E di diversi consiglieri regionali che sul NO ci hanno messo la faccia. Sacrificati per Roma. Tutti. La tempesta perfetta appunto.
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