di Maria Vittoria Massarin
È passato più di un giorno dalla chiusura ufficiale dei seggi in America e l’incertezza su chi sarà il 46esimo Presidente degli Stati Uniti ancora regna sovrana.
Stando ai provvisori risultati degli spogli Joe Biden rimane solidamente in testa a quota 264 grandi elettori, contro i 214 di Trump, ma quest’anno, per la prima volta dopo tanto tempo, non sarà così facile decretare un vincitore. Aspettare fino al conteggio dell’ultimo voto è un obbligo sancito dalla costituzione, così come il poter votare per corrispondenza. Non è di questo avviso il Presidente però, che già nella notte del 4 novembre ha dichiarato che i “mail-in ballots” non si dovessero contare dalla mezzanotte del giorno successivo al 3, perchè arrivati dopo la data delle elezioni. Ciò che forse Trump non ricorda è che è possibile per alcuni stati contare i voti arrivati per posta fino a 10 giorni dopo l’arrivo, rendendolo quindi non solo legale ma anche obbligatorio.
La promessa ed ultima speranza di Trump e del suo entourage sono i ricorsi, in tutti quegli stati dove è costituzionalmente possibile farlo. Il Presidente si potrà infatti appellare a tutti quei risultati di stati favorevoli a Biden dove il margine di vittoria del candidato democratico è stato minore o pari all’1%, ma ha anche annunciato di voler ricorrere alla Corte Suprema per una serie di motivi che rendono la votazione di quest’anno secondo lui “fraudolenta”, fra i quali rientrano i milioni di voti arrivati per corrispondenza.
Nel momento in cui scriviamo mancano ancora i risultati completi di Georgia, North Carolina, Pennsylvania, Nevada ed Alaska. Biden è in vantaggio, seppur esiguo, solo in Nevada. Se confermato, questo risultato gli darebbe la presidenza di diritto, andando ad aggiungere 6 elettori ai già ottenuti 264, facendolo arrivare ai tanto agognati 270, la maggioranza assoluta necessaria per vincere le elezioni. Non rimane quindi che aspettare la fine dello spoglio per poter dichiarare un vincitore, quello che appare chiaro è che se il risultato dovesse rimanere su questo trend, saremo di fronte ad un autosabotaggio da parte di Trump e del suo stesso partito. Molti degli stati considerati fondamentali, che erano in bilico, sono stati decisi dai voti per corrispondenza, largamente favorevoli a Biden. Risale ad aprile uno dei più recenti appelli da parte del partito repubblicano ad evitare questa modalità di voto, perchè potenzialmente soggetta a frodi, mentre dall’altra parte i democratici hanno sempre invitato a votare “by mail” perchè decisamente più sicuro durante l’epidemia di COVID-19.
Notizia in aggiornamento