Sono ormai anni che si parla di aumentare la produzione nazionale di energia da fonti rinnovabili. L’Europa sta spingendo molto in questa direzione e l’Italia, in quanto stato membro, sta investendo in queste tipologie di impianti.
Ma a che punto siamo? Nel senso, quanto stiamo lavorando per aumentare la capacità produttiva del nostro Paese?
Molto. Almeno per quanto riguarda il fotovoltaico.
Infatti, secondo il GSE (Gestore dei servizi energetici), la nuova potenza fotovoltaica installata in Italia nei primi trimestri del 2022 è triplicata rispetto allo stesso periodo del 2021, facendo registrare un tasso di crescita molto marcato. Questo incremento così intenso è dovuto principalmente agli impianti di piccola taglia (fino a 20 kW), favoriti dal crescente aumento dei costi dell’energia e dagli interventi normativi e fiscali introdotti nel biennio 2021-2022, come per esempio il Superbonus 110%.
Un ulteriore contributo a questa crescita è stato dato dall’istallazione di impianti di grande taglia, per un totale di 400 MW da inizio gennaio a fine settembre. L’incremento della capacità fotovoltaica in funzione è coerente ed in linea con la traiettoria delineata nel PNIEC (il Piano nazionale dell’energia), che prevede il raggiungimento di circa 51 GW entro il 2030; tale obiettivo sarà tuttavia rivisto al rialzo con l’aggiornamento del PNIEC per adeguarlo al pacchetto europeo per il clima Fit for 55.
L’eolico ha invece contribuito in misura minore all’installazione di impianti da fonti rinnovabili, mostrando nel 2022 una crescita del +3% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Differentemente, l’idroelettrico ha mostrato una notevole flessione della produzione di energia nei primi 8 mesi del 2022 rispetto all’anno precedente.