Il dieci maggio scorso si è conclusa la tappa italiana delle mobilità Erasmus Plus che ha coinvolto e coinvolgerà gli studenti dell’Istituto Margherita Hack di Morlupo. Insieme ai docenti che li hanno accompagnati, sono tutti ripartiti, pronti a tornare alla vita di tutti i giorni con un bagaglio in più rispetto alla partenza. I circa 20 ragazzi ospitati dal Piazzi durante la passata settimana provenivano da cinque delle 33 mete dell’Erasmus+: Turchia, Repubblica Ceca, Francia, Spagna e Lituania.

Nella suggestiva cornice della Rocca di Castelnuovo di Porto,
gentilmente messa a disposizione dal Comune, si è svolta una divertente e sentita cena di arrivederci alla quale hanno partecipato tutti i ragazzi Erasmus+ del liceo con le professoresse Corica e Portoghese, responsabili del progetto.

Insieme a loro tutti i ragazzi dei paesi europei coinvolti in questo ramo del progetto che per tutta la durata dell’esperienza sono stati ospiti presso le famiglie dei ragazzi dell’IIS Margherita Hack che fanno parte del programma.

Prima della cena i ragazzi dell’Artipelago hanno tenuto un breve spettacolo fatto di canti corali, pianoforte, violoncello e clarinetti, che ha incantato docenti e studenti, tanto che alla fine tutti intonavano i motivetti suonati e cantati dai giovani del centro culturale. Concluso il piccolo concerto, una volta usciti tutti dalla sala antistante a dove si sarebbe svolta la cena, è apparso subito chiaro quanto la settimana passata abbia contrubuito a far sì che questi ragazzi diventassero un tutt’uno.

Alla fine della cena i ragazzi del Piazzi hanno proiettato un video con i momenti salienti dei giorni passati insieme, e la sensazione era che il gruppo si conoscesse da sempre. Scorrevano sullo schermo foto e brevi video di adolescenti che non hanno mai sentito come un peso il doversi far carico di una persona per un’intera settimana, senza che le differenze, anche solo linguistiche, inficiassero in alcun modo i rapporti.

Partecipare a questo evento mi ha permesso di potuto toccare con mano coma l’Europa possa essere bella e constatare che ha bisogno di questi progetti e soprattutto di questi giovani, che con forza lanciano un messaggio forte e chiaro a tutte le generazioni passate e future: la diversità è solo negli occhi di chi la vuole vedere.

 

Sponsor