Fenix Eventi è una attività imprenditoriale con sede al Palazzo Gasparri, nella parte vecchia di Sacrofano. Gestisce una accogliente sala sociale aperta a tutti, che può essere utilizzata con finalità diverse: dall’organizzazione di pomeriggi culturali e apericene, al doposcuola con aiuto compiti e tornei di giochi (anche in inglese), alle serate a tema gastronomico o culturale.
Oltre a gestire i locali, Fenix offre servizi di catering e ristorazione, organizzazione e animazione.
Ma Fenix è qualcosa di più di una normale attività imprenditoriale. Fra i dieci soci fondatori figurano infatti anche cinque ragazzi, Marianna, Ginevra, Federico, Cristian, Giorgio e Giovanni, fra i 18 e 24 anni di età, tutti con una qualche disabilità fisica o mentale.
Un’esperienza genitoriale condivisa
Come mi spiega uno degli ideatori, Fenix è il risultato di “un’esperienza genitoriale condivisa”.
L’incontro fra i soci risale agli anni in cui, ancora tutti minorenni, frequentavano assieme alle famiglie un centro di assistenza e terapia. Da questa esperienza comune è nata, per prima cosa, l’amicizia fra le famiglie, che si sono unite in una associazione “La Fenice operosa”.
Ma, come spiega Marianna, il tempo passa, si diventa grandi, e da grandi bisogna lavorare, anche se lavorare non è facile, soprattutto “per chi come noi ha tempi e modi diversi di fare le cose”.
Fenix nasce quindi da questo: dall’esigenza di creare un luogo di lavoro in cui persone con capacità e tempi diversi trovano lo spazio per essere produttive e sperimentare le proprie potenzialità, uscendo dal circuito dell’assistenza.
Una programmazione multiculturale
Ho visitato i locali di Fenix Eventi in una piovosa serata di novembre, attratta dalla programmazione molto orientata alla multiculturalità. A fine novembre, Fenix organizzava una serata gastronomica di cucina thailandese incentrata sul Loy Krathong (il festival delle luci Thai), e solo un mese prima aveva ospitato un pranzo di Thanksgiving (la tradizionale festa americana a base di tacchino) e una festa di Halloween.
Quando arrivo, Federico mi prepara un caffè e Cristian si offre di farmi fare un giro per i locali.
Mentre mi serve il caffè, chiedo a Federico come vive questa esperienza e cosa si aspetta dal futuro. Federico, oltre ad essere il presidente di Fenice operosa, studia e lavora come barman presso Fenix e, nonostante una disabilità motoria, gioca a basket.
“Credo che la nostra impresa avrà successo, a Sacrofano mi conoscono tutti, anche se alcuni hanno ancora difficoltà a capire dove siamo esattamente. Però abbiamo già dei clienti abituali, e diversi ragazzi vengono da noi per passare il pomeriggio, giocare ai videogiochi e fare feste di compleanno”.
Cristian è un ragazzo con un bel sorriso, che ama disegnare e giocare a calcio (con l’associazione Integra), e che si offre per farmi visitare il locale. Ha un lieve ritardo dello spettro autistico e a, Fenix, il suo lavoro è di servire ai tavoli.
Insieme facciamo un giro della “grotta” in cui il 31 ottobre hanno allestito una suggestiva festa di Halloween. Ma soprattutto, mi mostra le sale giochi e la biblioteca di libri per ragazzi nelle sale dell’associazione.
Andando via, firmo il libro degli ospiti e mi iscrivo alla loro mailing list con l’augurio di tornare presto. E penso che nessuno di noi conosce le proprie potenzialità finché non si mette in gioco. Buon lavoro, ragazzi.