Tra sette giorni si riapre in Regione il fascicolo della Ferrovia Roma Nord. Ridotta a metà servizio, in fretta e furia, lo scorso luglio, con il taglio di 25 corse e andamento lentissimo per rispettare le nuove disposizioni sulla sicurezza emanate dopo l’incidente su una linea simile, cioè a binario unico, accaduto ad Andria in Puglia nel 2016. Da allora ad oggi nulla è stato fatto dal gestore Atac per procedere all’adeguamento necessario. Da qui le limitazioni attuali. Inoltre tutta la linea, ad iniziare dalla stazione di piazzale Flaminio è interessata da lavori di ammodernamento e in seguito si apriranno i cantieri per il raddoppio fino a Riano già finanziati.
OBBIETTIVO IMMEDIATO DISINNESCARE L’EMERGENZA
In questa situazione il 16 settembre apriranno le scuole di ogni ordine e grado e se non si individuano soluzioni adeguate per affrontare l’emergenza i disagi ricadranno tutti sulle spalle di lavoratori e studenti pendolari. Per disinnescare questa “bomba” mercoledì prossimo è in programma presso la Regione l’incontro per istituire l’Osservatorio proposto a luglio dall’assessore regionale alla mobilità Mauro Alessandri. Comitato dei Pendolari e Associazioni sostenuti dai sindaci si presenteranno con un pacchetto di proposte tecniche e di metodo utili governare la lunga fase critica in arrivo, che sono state illustrate nel corso del convegno organizzato dal sindaco di S. Oreste nei giorni scorsi nel bunker del Soratte.
LA PROPOSTA DELLE ASSOCIAZIONI: PIU’ TRENI E NO ALLE NAVETTE
In quell’occasione l’associazione “TrasportiAmo” ha presentato una proposta tecnica che rimodula in funzionamento della linea da Roma a Viterbo evitando il problema dell’incrocio in senso di marcia opposto su una linea a binario unico perché vietato dalla nuove norme. Il progetto elaborato da tecnici esperti permetterebbe, pur rispettando tutte le limitazioni di legge attuali e quelle future dovute ai cantieri, il transito 194 corse al giorno, 14 in più di quelli attuali e abolizione delle navette su gomma.
“I treni – spiega David Nicodemi di TrasportiAmo – sono previsti ad orari cadenzati e di facile memorizzazione. il primo convoglio partirebbe alle ore 5:40 da Montebello anziché alle 5:50. Con la rimodulazione proposta motrici e carrozze avrebbero i dovuti margini di immobilizzazione in officina rispettando così le schede di manutenzione al fine di abbassare i guasti. L’ipotesi, tecnicamente attuabile, prevede l’intensificazione del servizio ferroviario nella tratta urbana (194 treni giornalieri) e nelle tratte extraurbane Montebello-Sant’Oreste-Civita Castellana e Civita Castellana Viterbo. In quest’ultima tratta tale rafforzamento avviene mediante l’istituzione di una “rottura di carico” nella stazione di Vignanello, località di servizio da attrezzare a norma delle direttive citate, in cui ricevere e licenziare nel senso opposto a quello di arrivo, sempre nel rispetto dei vincoli di sicurezza, effettuando il trasbordo dei viaggiatori”.
LA PROPOSTA DI “TrasportiAMO”
EXTRAURBANO
Tratta Montebello-Civita Castellana 7 treni nella fascia oraria 4.30/9.00 con partenza primo treno da Civita Castellana alle 4.40 e con arrivo ultimo treno alle ore 8.30 circa a Montebello. Cadenzamento tra treni circa 30 minuti 7 treni nella fascia oraria 17.30/21.00 con partenza primo treno da Flaminio alle ore 17.30 e arrivo ultimo tre- no a Civita Castellana alle ore 22.40 circa. Cadenzamento tra treni di 40 minuti circa. 1 treno Civita Castellana-Montebello, con partenza alle ore 9.00 circa da Civita Castellana 1 treno Montebello-Civita Castellana, con partenza da Montebello alle ore 15.00 circa 4 treni Montebello-Sant’Oreste, e viceversa, nella fascia oraria 13.00/15.00 Tratta Civita Castellana-Viterbo 10 treni Viterbo- Civita Castellana e viceversa nella fascia orarie 5.00/9.30 e 17.00/21.30 circa 10 treni Viterbo-Vignanello e viceversa nella fascia oraria 9.30/17.00 circa 10 treni Civita Castellana-Vignanello e viceversa nella fascia oraria 9.30/17.00 circa.
URBANO
194 treni giornalieri nella fascia oraria 5.30/23.45. Prima partenza da Montebello ore 5.40, prima partenza da Flaminio ore 5.15. Ultima partenza da Montebello ore 23.00, ultima partenza da Flaminio L’orario urbano prevede un incremento del servizio dai 180 treni programmati dall’orario in vigore ai 194 treni programmati con la presente proposta.
I CINQUE PUNTI DEL COMITATO DEI PENDOLARI
In aggiunta al dato tecnico, c’è quello del metodo declinato in cinque punti dal Comitato dei pendolari “Il Comitato – afferma il presidente Fabrizio Bonanni – chiederà ufficialmente che nell’Osservatorio siano presenti tecnici indicati dai cittadini e dalle associazioni – non per mancanza di fiducia ma per dare maggiore incisività all’azione del nuovo organismo voluto dalla Regione”.
I cinque punti sono: avere un cronoprogramma dettagliato dei lavori previsti sulla linea Roma Nord (raddoppio del tratto Riano-Morlupo e risistemazione del tratto Montebello- Riano); acquisto di nuovi treni; nuovo orario che entri in vigore dal 16 settembre p.v. per lavoratori e studenti, con incremento di corse e di comfort; sbloccare i cantieri dei parcheggi di scambio (Riano, Montebello); migliorare la qualità della comunicazione tra la Regione Lazio, l’ATAC e i Comuni.
I SINDACI D’ACCORDO SULLE PROPOSTE DA PRESENTARE IN REGIONE
Il sindaco di S. Oreste Valentina Pini, a conclusione del convegno della scorsa settimana a cui hanno partecipato i rappresentanti dei comuni di Civita Castellana, Riano, Rignano Flaminio, Torrita Tiberina e Vallerano “ha auspicato che la proposta della rimodulazione degli orari di servizio della Roma Nord venga fatta propria da tutti i Comuni e le associazioni coinvolte, attraverso un documento sottoscritto da tutti a cui sia allegato l’orario stesso. E che la Regione lo valuti con la dovuta attenzione.“