Sabato 22 giugno alle ore 11:00, il pittoresco borgo medievale di Castelnuovo di Porto ospiterà l’inaugurazione del Festival Castelnuovo Fotografia nella storica cornice cinquecentesca del Palazzo Ducale, Rocca Colonna.
Paesaggi dell’utopia. Mappe, progetti, ricordi, desideri imprevisti, visioni è il titolo dell’undicesimo Festival Internazionale di Fotografia e Arte Contemporanea, originariamente concepito dall’Associazione DIECIQUINDICI APS. L’evento è sostenuto e organizzato dall’Amministrazione Comunale di Castelnuovo di Porto, sotto la direzione artistica di Michela Becchis ed Elisabetta Portoghese.
Per due weekend consecutivi, 22-23 e 29-30 giugno, la provincia romana si trasformerà in un vibrante palcoscenico culturale. In scena, nel maestoso complesso architettonico situato sullo sperone tufaceo tra la valle del fosso di Chiarano e della Mola, nonché nell’antico borgo circostante, oltre 25 mostre arricchite da un fitto calendario di talk, letture portfolio e incontri con artisti e curatori. A completare l’offerta del festival, un bookshop sarà dedicato all’editoria fotografica, alle fanzine e all’autoproduzione.
IL TEMA
Paesaggi dell’Utopia. Mappe, progetti, ricordi, desideri imprevisti, visioni
La fotografia, come forma di utopia, offre una descrizione fantastica e solo apparentemente reale, che conferisce forma all’immaginazione. Dirige lo sguardo verso luoghi utopici e distopici, fissando nel tempo un futuro nebuloso e difficile da realizzare, ma non impossibile.
Un flash illumina il confine sottile e labile tra sogno e incubo, rivelando la forza travolgente che ci spinge verso l’utopia, oltre le rigide regole della bellezza uniforme e della perfezione conforme. Questo movimento svela la libertà delle passioni nella diversità e molteplicità.
L’utopia – tema cardine dell’undicesima edizione del festival – è spesso considerata il nutrimento della giovinezza, ma quante tracce e indizi di ciò che è stato solo immaginato, di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, sono conservati negli archivi di tutto il mondo e nei nostri archivi domestici? Attraverso le storie contemporanee di fotografi, artisti, scrittori e filosofi, e immergendoci nei tesori custoditi negli archivi del nostro paese, il festival porterà alla luce oggetti e soggetti legati all’utopia, tra visioni e resistenza.
LE MOSTRE
Il programma del Festival
Il programma delle mostre del Castelnuovo Festival presenta una selezione di opere di rinomati artisti e fotografi contemporanei. Tra queste, Uliano Lucas con Altre voci altri luoghi, curata da Archivi della Resistenza.
Maurizio Maggiani, con Narciso Meccanico – Una fotocamera per specchiarsi nel mondo, a cura di Archivi della Resistenza. La mostra ospita, per la prima volta, un’ampia panoramica del suo vasto archivio fotografico, dal 1971 fino all’attualità, includendo immagini recenti come quelle dell’alluvione in Romagna nella primavera del 2023.
Tano D’Amico espone Bambini ribelliamoci, a cura di Matteo Di Castro ed Elena Marasca, una riflessione sull’utopia intesa come resistenza vitale e ribelle contro le ingiustizie. La mostra invita a rileggere il passato e il presente dal punto di vista di chi soffre e sogna.
Frank Cancian, con Un paese del mezzogiorno italiano. Lacedonia a cura del MAVI, ci riporta agli anni ’50, ritraendo con vivace immediatezza una comunità contadina in trasformazione, evidenziando le stratificazioni sociali.
Nge Lay con Frozen Memories e Mayco Naing con Freedom from Fear, curate da Naima Morelli, offrono una visione del Myanmar, mentre Sergio Kurhajec esplora la Death Valley.
Emilio Nasser presenta Shipwreck of dreams, una narrazione mitica legata a una scuola autogestita di Zurigo.
Andrea e Magda con Birth of a Utopia indagano la nascita di Rawabi, la prima città in Cisgiordania fondata per i Palestinesi.
Altri progetti in mostra includono Murat Yazar con Ararat, Fabio Itri con Meridioni e Paralleli, Gabriele Stabile con Appunti per un libro mai pubblicato, Fabio Ciriachi con Utopia, Stefano Sbrulli con Black as wind, Marta Giaccone con Systems of harmony a cura di Nazario Dal Poz, Maria Pina Bentivenga con Luminarie, Gianna Bentivenga con Dilatazioni, Yvonne De Rosa con Come Clorofilla, Benedetta Ristori con It feels like I’ve been here before a cura di Camilla Carè (Spazio Gomma), Annalinda Maso con La femminella, i cammini delle acque, Margarita Egorova con Spoon River, Carmen Colombo con Mondo Piccolo a cura di Vittoria Fragapane, Paolo Dell’Elce con Noc e Gianfilippo De Rossi con Un’altra vita è possibile.
Presente anche il progetto collettivo della Pro Loco di Castelnuovo di Porto intitolato Materia e Memoria, frutto di un workshop a cura di Raffaele Petralla, e la mostra Le nostre strade a cura di Gabriele Stabile, laboratorio di fotografia sociale dei ragazzi del Centro ricreativo permanente di Castelnuovo di Porto.
Lo sponsor tecnico LEICA organizza due passeggiate fotografiche nel borgo medievale, il 22 e 23 giugno, con Leica Q3 insieme ai fotografi Stefano Mirabella e Andrea Boccalini. L’incontro prevede una sessione teorica presso il Leica Point seguita da una sessione pratica di scatti.
Progetto vincitore, con il Comune di Castelnuovo Porto, Città Metropolitana di Roma, dell’avviso pubblico dedicato ai Comuni del Lazio e agli Enti privati, per le iniziative culturali, sociali e turistiche nel territorio della Regione Lazio – Interventi LAZIO Crea S.p.A. – Annualità 2024.
Giornate inaugurali
Sabato 22 giugno: 10:30 — 20
Domenica 23 giugno: 10:30 — 20
Weekend di chiusura
Sabato 29 giugno: 10:30 — 20
Domenica 30 giugno: 10:30 — 20
Orari
Lunedì: chiuso
Martedì 10.30 — 13 / 16.30 — 19
Mercoledì 10.30 — 13 / 16.30 — 19
Giovedì 10.30 — 13 / 16.30 — 20
Venerdì 10.30 — 13 / 17.30 — 19
Per i gruppi è consigliata la prenotazione:
castelnuovofotografia@gmail.com
Ingresso gratuito
Sede: Rocca Colonna e Borgo Medievale, Castelnuovo di Porto (RM)