il cantiere

Ieri, nel sole pomeridiano di una domenica ottobrina, a Fiano Romano è stata posta la prima pietra della nuova Chiesa parrocchiale “Cristo Nostra Pasqua”.

Il cantiere è già avviato come testimoniano le foto, la prima pietra dunque ufficializza l’inizio dei lavori. All’evento hanno partecipato molti cittadini, insieme al sindaco Davide Santonastaso e autorità ecclesiastiche come il Vescovo di Civita Castellana Marco Salvi, il Vicario Generale, il Parroco della Chiesa S. Stefano Protomartire, il Vicario episcopale per gli affari economici, i privati, i responsabili degli uffici.

Il progetto è stato approvato nella precedente consiliatura in base a un complesso piano urbanistico basato sulle compensazioni che hanno reso disponibile il terreno. A conferma della pressoché totale estinzione di quella  “genia” di proprietari fondiari usi a  “donare terra per la chiesa” sulla spinta della pura devozione. I costi per la costruzione in compenso sono a carico della Diocesi. 

La Chiesa avrà spazi anche per attività sportive  

La nuova parrocchia, come illustra un servizio della rivista “Chiesa Oggi architettura e comunicazione”, sporge arretrata  rispetto alla strada provinciale Tiberina su cui si affaccia , “prende le distanze dai tralicci, si caratterizza secondo un sistema spaziale ordinato da un invisibile asse che dalla città-piazza immette al sagrato – spazio liminale tra il quotidiano e il tempo qualitativo – e poi l’ampio porticato, quindi la porta che definisce il passaggio ed infine la grande aula. A tutto ciò si aggiungono le funzioni extra-liturgiche, comprese quelle sportive, che intercettano interessi differenziati: in tal modo l’intero complesso si impone nella vita della città”.

Una particolare attenzione è stata posta alla visibilità rispetto alla via Tiberina, per cui percorrendola, il volume della struttura si mostra accompagnato esclusivamente dall’aula della cappella feriale. Infine la torre campanaria, gli spazi ritagliati delle corti, del portico di ingresso e dell’ampio sagrato e tutti unificati da un solo materiale – il mattone di argilla – il cui impiego risale ai tempi della storia e sfida la corruzione del tempo”.

Le criticità

La stessa rivista non manca di indicare quattro criticità del progetto; la marginalità urbana: “una chiesa – afferma la rivista – deve stare tra le case, presenza avvertibile. È per questo che la scelta del sito non può essere casuale. Non si è vista – nel tempo – una nuova chiesa costruita su un limite marginale, se non quale condizione temporanea, prima o poi intorno ad essa il paese sarebbe cresciuto e la marginalità assorbita da una nuova centralità, anche fisica. Nel caso specifico non sono previsti ulteriori sviluppi: da un lato la città con la sua trama residenziale definita di ‘anonima uniformità’, dall’altro la campagna, con la sua connotazione di paesaggio agreste.

 

La Tiberina barriera per dialogo con la città nuova

La via Tiberina è una barriera posta tra il tessuto della città nuova e il sito: il comune di Fiano Romano dovrà attuare opere tali da favorire l’accessibilità anche pedonale in maniera che il complesso veda una frequentazione continua da parte di anziani e bambini, ovvero tutte persone che possono facilmente raggiungere le nuove strutture.
L’elettrodotto: il passaggio dell’elettrodotto si impone con i suoi alti tralicci; esso definisce il margine settentrionale dell’area a confine con l’ambito del nuovo parcheggio. Prevalenza della residenza. Si usa spesso il termine ‘dormitorio’ per indicare una vita urbana fatta di partenze mattutine e rientri serali. Solo funzioni importanti, fortemente attrattive possono scongiurare una condizione di subdola periferia: il nuovo centro parrocchiale riunendo in sé interessi religiosi, sportivi, culturali e di svago deve porsi con forza questo obiettivo di riscatto urbano”.

Insomma non sono tutte rose e fiori, intanto il cantiere parte e con esso la scommessa di una integrazione nel corpo vivo del paese che ormai conta 16 mila abitanti. 

 

l'evento

L’ottimismo della volontà del sindaco Davide Santonastaso

Il sindaco Davide Santonastaso crede nell’azzardo: “L’avvio dei lavori – dice – è un momento importante per la nostra comunità e fatto coincidere con Sant’Eurosia, compatrona di Fiano, rappresenta il consolidamento di una collaborazione iniziata con la precedente amministrazione: un ponte tra fede e laicità del servizio pubblico. Due istituzioni distinte ma che condividono un obiettivo comune: sostenere la comunità con particolare attenzione verso chi si trova in difficoltà. Questo nuovo complesso mira a migliorare la qualità della vita dei cittadini, offrendo loro nuovi servizi e nuovi spazi di incontro, dialogo, solidarietà e pace. Un luogo in cui la comunità possa sentirsi ascoltata, valorizzata e accolta anche nei momenti di bisogno”.
Lo sapremo camminando.

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