Si è svolta oggi a Fiano Romano una convocazione delle strutture ricettive per l’assistenza agli anziani al fine di informare e formare gli operatori delle strutture stesse.
Presso l’aula consiliare il Sindaco di Fiano Romano Ottorino Ferilli ha accolto, nelle regole del distanziamento sociale, i rappresentanti delle strutture socio sanitarie, i servizi sociali del comune, la dott.ssa Simonetta De Mattia, direttrice del piano di zona del consorzio socio sanitario che comprende 17 comuni dell’area Cassia-Tiberina-Flaminia e la Asl Roma 4 che era presente con il Direttore Generale Giuseppe Quintavalle e quello Amministrativo Quagliariello, il Dipartimento di Prevenzione con la Dott.ssa Ursino, il Direttore Dapss Carlo Turci.
Il sindaco ha ringraziato l’azienda sanitaria per la vicinanza e il sostegno avuti durante tutta la fase emergenziale, ricordando che man mano che passa il tempo è sempre più importante responsabilizzarsi nell’organizzazione e gestione del territorio, anche e soprattutto a livello comunale.
Riscrivere le procedure e validarle, questo è uno dei punti chiavi presentati dalla Asl Roma 4, che, ha spiegato il direttore generale, per affrontare questa emergenza sta potenziando i distretti e il dipartimento di prevenzione.
La convocazione di stamattina prevedeva un corso sia informativo che pratico (ad esempio sulla vestizione e svestizione) per la gestione degli alloggi per gli anziani.
A seguito delle  Raccomandazioni per la prevenzione o limitazione della diffusione di sars- cov-2 e della patologia correlata, della descrizione di come avviene il contagio, le definizioni di contatto stretto e il periodo di incubazione con relativa descrizione dei sintomi, si  proceduto a elencar le misure specifiche da mettere in atto nel contesto dell’epidemia di COVID-19 che devono essere finalizzate a:
 Ricerca attiva di potenziali casi tra i residenti e tra gli operatori che lavorano nella struttura,
 Riduzione del rischio di introduzione dell’infezione nella struttura da parte di visitatori, di nuovi ospiti, del personale che lavora nella struttura e dei fornitori esterni,
 Formazione del personale e sensibilizzazione dei visitatori e dei residenti,
 Sensibilizzazione e formazione dei residenti e dei visitatori
 Gestione di eventuali casi di COVID-19 sospetti o probabili/confermati
La Direzione della struttura è responsabile della prevenzione e del controllo delle ICA e specificatamente del COVID-19, eventualmente avvalendosi della collaborazione di professionisti di supporto nell’ambito della struttura o tramite ricorso a professionisti esterni, in stretto contatto con le autorità sanitarie locali.
La Asl ha evidenziato che i DPI sono una misura efficace per la protezione dell’operatore solo se inseriti all’interno di un più ampio insieme di interventi che comprenda comportamenti adeguati e attenti, controlli amministrativi e procedurali, ambientali, organizzativi e tecnici nel contesto assistenziale.
Le azioni di sostegno e vigilanza  possono essere espletate anche attraverso attività proattive, quali:
 sessioni di formazione, anche a distanza. La Regione Lazio ha istituito nel proprio sito una sezione dedicata alla formazione a distanza per gli operatori sanitari sulla prevenzione e controllo della infezione da SARS-CoV-2;
 visite per la sicurezza, avvalendosi delle funzioni competenti (presidente del Comitati per il Controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza, ove presente, referente per il rischio infettivo, Risk Manager, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, Medico Competente, ecc.).
Tutto il personale, compresi gli addetti alle pulizie, deve ricevere una formazione specifica sui principi di base della prevenzione e controllo delle ICA, con particolare attenzione alle precauzioni standard e alle modalità di prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS COV-2, specialmente all’igiene delle mani.
I programmi di formazione devono prevedere almeno i seguenti contenuti:
 Precauzioni standard: igiene delle mani e etichetta respiratoria;
 Precauzioni per contatto e droplets nell’assistenza di casi sospetti/confermati per COVID-19: guanti, mascherina chirurgica, occhiali di protezione/visiera, camice monouso; stanza di isolamento;
 Utilizzo di DPI appropriati in relazione alla valutazione del rischio e corretta esecuzione delle procedure di vestizione e svestizione;
 Buone pratiche di sicurezza nell’utilizzo di aghi e taglienti;
 Smaltimento sicuro dei rifiuti;
 Gestione appropriata della biancheria e degli effetti letterecci;
 Sanificazione ambientale: pulizia frequente (almeno due volte al giorno) con acqua e detergenti seguita da disinfezione con ipoclorito di sodio allo 0,5% (equivalente a 5000 ppm) per la disinfezione di superfici toccate frequentemente e bagni, e allo 0,1% (equivalente a 1000 ppm) per le altre superfici, facendo particolare attenzione alle aree comuni e all’areazione frequente dei locali;
 Disinfezione delle attrezzature non a perdere che non sia possibile utilizzare in modo dedicato per il paziente sospetto/confermato per COVID-19 (ad esempio termometro e fonendoscopio) prima e dopo ogni utilizzo con alcol etilico al 70 %
È fondamentale che la Direzione della struttura effettui un’adeguata programmazione dell’approvvigionamento, in quantità e qualità, dei dispositivi di protezione individuale e di altri prodotti e dispositivi necessari per la prevenzione e controllo della trasmissione del virus SARS COV2.
Principi generali da rispettare sono:
 Fare sempre indossare una mascherina chirurgica, anche riutilizzabile dopo corretta procedura di sanificazione, a ospiti ed accompagnatori all’interno delle strutture, e comunque durante l’assistenza diretta da parte dell’operatore e rispettare sempre la distanza di almeno un metro dalla persona quando le esigenze assistenziali lo consentono;
 Praticare sempre l’igiene delle mani;
 Smaltire i DPI non riutilizzabili nei contenitori appropriati e praticare l’igiene delle mani PRIMA di indossare e DOPO aver rimosso i DPI;
 Fare attenzione affinchè la mascherina chirurgica copra bene il naso, la bocca e il mento e cambiarla se diviene umida, si danneggia o si sporca;
 In tutti gli scenari, in base alla valutazione del rischio lavorativo, considerare l’uso di camici idrorepellenti. In assenza di camici monouso è possibile usare un grembiule monouso;
 Praticare l’etichetta respiratoria
Precauzioni da applicare dagli operatori sanitari nell’assistenza di tutti gli ospiti:
 Controllo della temperatura all’inizio del turno di servizio e relativa registrazione;
 Igiene delle mani;
 Utilizzo delle divise di lavoro;
 Etichetta respiratoria;
 Uso di DPI adeguati al rischio valutato;
 Corretta gestione di aghi e taglienti;
 Corretta manipolazione, pulizia e disinfezione delle attrezzature per la cura della persona;
 Corretta pulizia ambientale;
 Corretta manipolazione e pulizia della biancheria sporca;
 Corretta gestione dei rifiuti;  Rispetto delle procedure aziendali
La Direzione Aziendale della Asl Roma 4 ringrazia il Sindaco di Fiano Romano per aver ospitato un evento formativo così importante in un momento come questo.
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