I Carabinieri della Stazione di Fiano Romano, collaborati in fase esecutiva da personale dell’INTERPOL e della polizia albanese, al termine di una complessa attività di indagine, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Rieti, nei confronti di 3 soggetti di origine albanese, due uomini di 32 e 38 anni e una donna di 49 anni, poiché ritenuti responsabili della rapina consumata lo scorso 4 maggio in danno di una coppia, proprietaria di una villa di via S. Lorenzo di Fiano Romano.
All’epoca dei fatti, tre individui con volto travisato, armati con una pistola e un’ascia, dopo aver scavalcato il muro di cinta della villa e fatto scattare l’allarme perimetrale, bloccarono il proprietario che, sentiti i rumori, era uscito per verificare quanto stesse accadendo, e sotto la minaccia delle armi lo portarono all’interno, ove alla presenza della moglie, asportarono, smurandola, una piccola cassaforte, facendosi consegnare denaro e preziosi per un valore di oltre 60.000 euro, per poi allontanarsi a piedi.
Nella stessa serata, i due ladri asportarono da un’abitazione di Capena una autovettura che abbandonarono poi sull’autostrada A1, altezza di Guidonia Montecelio – direzione sud, dopo che una pattuglia della Polstrada li aveva notati. In questa circostanza, riuscirono a dileguarsi nelle campagne.
Nella mattinata seguente, il 5 maggio, la Polstrada intercettò un’Audi A3, sull’A1 altezza casello Caianello (CE), carreggiata sud, ove gli occupanti erano riusciti a darsi alla fuga. Nella circostanza, uno dei fuggitivi si liberò del borsello, al cui interno fu rinvenuta una pistola Beretta con due caricatori, oltre a diversi oggetti in oro, mentre all’interno dell’autovettura fu trovato un grosso cacciavite. I gioielli, riconosciuti come appartenenti alle vittime della rapina in villa, vennero restituiti.
L’attività di indagine, sin da subito, si è concentrata sulla 49enne albanese, che da alcuni mesi esercitava la mansione di colf presso l’abitazione delle vittime; la donna, tra l’altro, risultava convivere con suo nipote 38enne, gravato da precedenti per reati contro il patrimonio. Ulteriori approfondimenti consentivano di appurare che l’uomo aveva in passato vissuto nella provincia di Caserta, ove aveva avuto contatti con un altro connazionale, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio.
Le risultanze delle indagini, corroborate da un determinante supporto investigativo fornito dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sessa Aurunca (CE), condivise dall’A.G., permettevano di accertare che i ladri giovani, dopo aver commesso la rapina, con l’apporto decisivo della donna, che ha svolto il ruolo di “basista”, rubavano l’autovettura a Capena, che poi abbandonavano in autostrada all’altezza di Guidonia. Successivamente gli stessi, al fine di proseguire la fuga verso sud, contattavano un complice in provincia di Caserta, che li recuperava con l’Audi A3. I rapinatori venivano nuovamente intercettati all’altezza di Caianello, dove abbandonavano l’autovettura e parte della refurtiva, che poi è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.
I malviventi, che dopo la rapina hanno fatto rientro in Albania, sono stati individuati nel loro Paese da personale INTERPOL, previa richiesta della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma che ha internazionalizzato la misura cautelare emessa dall’A.G. di Rieti, mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Fiano Romano.